Italo Calvino
40 anni dalla morte

Il 15 ottobre di quest'anno ricorrono i 40 anni dalla morte di Italo Calvino, uno degli scrittori più poliedrici del Novecento italiano, autore di alcune tra le opere più ricche e complesse del secolo. Sperimentatore instancabile, Calvino ha saputo conciliare temi e generi diversi, e mescolare con stile e ironia elementi del fantastico e del reale. Per l’occasione, riscopri tutti i libri di Italo Calvino e celebra con noi il suo intramontabile genio creativo.

La trilogia dei nostri antenati

Racconti allegorici che trattano della crisi esistenziale dell'uomo contemporaneo

Il visconte dimezzato

Il barone rampante

Il cavaliere inesistente

Biografia

Italo Calvino nacque a Cuba il 15 ottobre 1923. I suoi genitori, entrambi scienziati, fecero ritorno in Italia nel 1925. Tra il 1944 e il 1945, prese parte a numerose battaglie partigiane. Dopo la Liberazione, si spostò a Torino, si iscrisse alla facoltà di Lettere e nel 1947 si laureò.

 

A Torino entra in contatto con i maggiori scrittori dell’epoca, tra cui Elio Vittorini e Cesare Pavese. Inizia a collaborare per la rivista Politecnico e con la casa editrice Einaudi, con la quale pubblica nel 1947 il suo primo romanzo: Il sentiero dei nidi di ragno, di stampo neorealista, come la successiva raccolta di racconti Ultimo viene il corvo. Nel 1952 pubblica Il visconte dimezzato, che insieme a Il Barone rampante e Il Cavaliere inesistente costituisce la trilogia de I nostri antenati. In questi romanzi si assiste a un cambiamento di stile di Calvino, da quello neorealista a quello fiabesco-allegorico, che diventerà caratterizzante dell’autore. Calvino intanto si avvicina al mondo della fiaba, pubblicando nel 1956 una raccolta delle più importanti fiabe popolari italiane.

 

Al percorso di una scrittura di immaginazione si collegano anche

Le Cosmicomiche (1965), di narrazioni sull'Universo, le galassie e le stelle, svolte con una leggerezza comica spesso irresistibile (una sperimentazione proseguita nella raccolta Ti con zero del 1967). Alla narrativa d'invenzione Calvino affianca un'altra parte della sua produzione e pubblica opere in cui descrive l’Italia del dopoguerra e del boom economico, tra cui La speculazione edilizia, La nuvola di smog e La giornata di uno scrutatore, Marcovaldo ovvero le stagioni in città.

 

Alla fine degli anni Sessanta si trasferisce a Parigi, dove inizia a frequentare il gruppo di scrittori dell’Oulipo, che intendono la letteratura come gioco combinatorio. Grazie alla loro influenza e a quella dello scrittore argentino Jorge Luis Borges, negli anni Settanta inizia la fase più sperimentale dello scrittore, che pubblica Il castello dei destini incrociati, Le città invisibili, Se una notte d’inverno un viaggiatore e Palomar.

 

Italo Calvino muore improvvisamente nel 1985, mentre stava lavorando alle Lezioni Americane, un ciclo di conferenze che avrebbe dovuto tenere quell’anno ad Harvard, ma che usciranno solo postume.