El demonio pernoctó con uniforme internacional (eBook)

El demonio pernoctó con uniforme internacional (eBook)

David Francisco Camargo Hernández
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Compatibilità: Tutti i dispositivi
Lingua: SPA
Editore: DAFRA
Codice EAN: 9798231353842
Anno pubblicazione: 2025
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Descrizione

Entre abril y julio de 1994, mientras el mundo giraba, se transmitían partidos de fútbol, se celebraban elecciones en Europa y se hablaba de paz en Occidente, Ruanda se hundía en una de las masacres más rápidas y brutales de la historia contemporánea. En tan solo 100 días, más de 800.000 personas, en su mayoría tutsis, fueron sistemáticamente asesinadas. No por bombas aéreas, sino por machetes, palos, sogas y odio organizado puerta por puerta. Este genocidio no fue un estallido espontáneo de violencia étnica, sino un crimen cuidadosamente planeado, alentado por una maquinaria de propaganda, sostenido por la colaboración vecinal, y —lo más doloroso— observado con plena conciencia por la comunidad internacional. El demonio no vino disfrazado. Vino uniformado. Hablaba todos los idiomas. Tomaba notas. Tenía informes. Tenía banderas. Mientras miles morían cada día en colinas, iglesias, escuelas y ríos, las naciones poderosas debatían protocolos. La ONU redujo su contingente militar a una mínima expresión, justo cuando era más necesario. Se evacuaron diplomáticos, turistas, expatriados… pero no a las víctimas. Se priorizó el orden político sobre la vida humana. Se esperó. Se midieron palabras. Se usó el término "conflicto interno" para evitar llamar genocidio a lo que claramente lo era. Y así, el demonio pernoctó en Ruanda. Y no venía solo sino acompañado del silencio. De la indiferencia. De la diplomacia. De la prensa que apenas cubría. De las potencias que no intervinieron. De las radios que enseñaban a odiar. De vecinos que señalaban a otros vecinos. De la comunidad internacional que, vestida de neutralidad, fue cómplice por omisión. Este recordatorio no busca abrir una herida; busca que no cicatrice en el olvido. Porque el genocidio de Ruanda no es solo ruandés. Es humano, universal y vergonzosamente global. Es una advertencia escrita con sangre para todos los pueblos, en todos los continentes. Hoy, al recordar, no basta con decir "nunca más". Hoy, debemos preguntarnos: ¿Dónde duerme ahora el demonio? ¿Qué discursos lo alimentan? ¿A quiénes estamos dejando morir con hashtags y comunicados vacíos? "El demonio pernoctó con uniforme internacional" no es solo una denuncia del pasado. Es un espejo incómodo del presente. Es una exigencia ética. Es un grito de memoria. Es una promesa: esta vez, no miraremos hacia otro lado