Petits poèmes en prose (eBook)

Petits poèmes en prose (eBook)

Charles Baudelaire
Charles Baudelaire
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Lingua: Fra
Editore: Kinoscript
Collana: 3raisons
Codice EAN: 9791090338470
Anno pubblicazione: 2012
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Descrizione

Les Petits poèmes en prose est un cas curieux dans la littérature française. Celui d’une œuvre “journalisitique”. Entendons bien : Baudelaire le poète-journaliste, lui dont la grande majorité des pièces poétiques qui composent Le Spleen de Paris fut publiée dans l’organe de presse grand public La Presse, entre 1855 et 1864. Imaginez un peu Renée Char dans Paris-Match... Conséquence : la tension quasi palpable entre une esthétique du feuillton, de l’épisode, de l’imagette, de la miniature et d’un autre côté, une sorte de haine consommée pour le “grand journal”, où Baudelaire se retrouve bien souvent en “rez-de-chaussée”, à côté des chiens écrasés. Et c’est comme cela qu’il faut lire Le Spleen de Paris. Un beau fruit pendu à l’arbre de la laideur. Un tableau d’immondes merveilles, où la cruauté du dandy frappe sans relâche la modernité d’une société qui ne cesse de s’enorgueillir de ses “progrès”, de son degré de culture, de son idéalisme. Ainsi dans le Miroir, la démocratie subit-elle une attaque frontale, et avec elle, les droits de l’homme, cet universel que si peu de poètes ont osé contester depuis. On est bien loin du Baudelaire-révolutionnaire tant vanté par Walter Benjamin, en rouge et noir, le poing fermé, levé vers l’avenir, pour le peuple. Et qui fait surface dans les années 70 aux Etats-Unis. Le Baudelaire des ballades en prose est agressif certes. Mais ce qui le fait vomir, c’est le fraternalisme tendance. Le socialisme fashion. A l’image de son antithèse et éditeur : Arsène Houssaye. Le poète arrivé, enrichi par des spéculations immobilières, qui se fit construire un hôtel particuler non loin du Parc Monceau. Et qui dans son Vitrier s’élance la tête la première dans le charitable et le généreux : les pauvres ont un salut... dans la fraternité des classes. La présente édition reproduit l’édition posthume de 1869, chez Michel Lévy Frères. Ce livre s’adresse aux lecteurs du Baudelaire de gauche, moderniste, progressiste, partagiste... Baudelaire l’anti-moderne.