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Il custode delle parole (eBook)
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Il custode delle parole (eBook)
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Gioacchino Criaco
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Gioacchino Criaco
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Prezzo:
€ 6,99
Compra EPUB
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Formato :
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EPUB |
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Lingua:
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it |
Editore:
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Feltrinelli |
Collana:
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I narratori
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Codice EAN:
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9788858847459 |
Anno pubblicazione:
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2022 |
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 | |  | | 176 p., brossura |
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Note legali
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Descrizione
Andrìa ha quasi trent’anni, vive ai piedi dell’Aspromonte e trascorre pigramente le sue giornate tra il lavoro al call center e le gite al mare con la fidanzata Caterina. Non ha ancora trovato la propria strada, ma sa di non voler fare il pastore come il nonno, di cui porta il nome. Nonno Andrìa, custode di un mondo antico e di una lingua – il grecanico – che stanno per sparire ingoiati dalla modernità, ne vorrebbe fare il proprio erede, ma il giovane Andrìa ha paura dell’Aspromonte, della solitudine angosciante che si annida tra i boschi e le alture. E soprattutto non riesce a sentirsene parte, così come non riesce a capire l’ostinazione del vecchio a combattere con ogni mezzo le speculazioni che fanno scempio di quel territorio. Trattenuto nella Locride soprattutto dall’amore per Caterina, la sua vita cambia il giorno in cui salva dall’abbraccio mortale dello Ionio un giovane migrante dopo il naufragio di un barcone: Yidir arriva dalla Libia, e anche lui sta cercando un futuro possibile. Quando il nonno prende clandestinamente Yidir con sé come aiutante, qualcosa dentro Andrìa scatta: pian piano si riavvicina a quel mondo che prima lo spaventava tanto, scoprendo la bellezza selvaggia dell’Aspromonte, la Montagna Lucente. In quel luogo dove la magia è ancora possibile – ma si rivela a pochi – Andrìa accetterà finalmente il destino che è chiamato a compiere. Romanzo di legami familiari ed eredità culturali, Il custode delle parole aggiunge una tessera fondamentale al racconto della Calabria più autentica e ci richiama alla responsabilità di prenderci cura di ciò a cui sentiamo di appartenere: un amore, una montagna, una storia.
Andrìa ha quasi trent’anni, vive ai piedi dell’Aspromonte e trascorre pigramente le sue giornate tra il lavoro in un call center e le gite al mare con la fidanzata Caterina. Non ha ancora trovato la propria strada – la Calabria è una terra che divora i desideri e le aspirazioni –, ma sa di non voler fare il pastore come il nonno, di cui porta il nome. Nonno Andrìa, custode di un mondo antico e di una lingua, il grecanico, che stanno per sparire ingoiati dalla modernità, ne vorrebbe fare il proprio erede, ma il giovane Andrìa ha paura. Paura di quelle montagne, della solitudine angosciante che si annida tra i boschi di cui conosce i rituali e i sussurri ma non riesce a sentirsi parte, così come non riesce a capire l’ostinazione del vecchio a combattere con ogni mezzo, lecito o no, le speculazioni che continuano a fare scempio di quel territorio.
Trattenuto nella Locride soprattutto dall’amore per Caterina, la sua vita cambia il giorno in cui salva dall’abbraccio mortale dello Jonio un giovane migrante dopo il naufragio di un gommone: Yidir arriva dalla Libia, e anche lui sta cercando un futuro possibile. Quando il nonno prende clandestinamente Yidir con sé come aiutante pastore, qualcosa scatta dentro Andrìa: pian piano si riavvicina a quell’ambiente che prima lo spaventava tanto, scoprendo la storia profonda di molti popoli le cui culture hanno stretto un legame inscindibile, e la bellezza selvaggia dell’Aspromonte. In quel luogo dove la magia è ancora possibile, Andrìa accetterà finalmente il destino che è chiamato a compiere. Il custode delle parole è una storia di identità e radici così forti da sfidare il futuro, richiamandoci alla responsabilità di prenderci cura di ciò a cui sentiamo di appartenere: un amore, una montagna, una storia.
“La nostra è una storia millenaria che ha forgiato le parole intingendole nel cuore, nella testa, nella pancia, nel miele e nel sale, nel sangue eroico e in quello codardo, nella punta delle spade e nel taglio delle zappe.”
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