Il tempo di una vita. Conversazione con Giorgio Strehler (eBook)

Il tempo di una vita. Conversazione con Giorgio Strehler (eBook)

Francesca Pini
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EPUB
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Compatibilità: Tutti i dispositivi
Lingua: it
Editore: De Ferrari
Collana: Palcoscenico
Codice EAN: 9788855033589
Anno pubblicazione: 2021
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Dati:
143 p., brossura

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Descrizione

Cento anni fa, nel 1921, nasceva a Trieste Giorgio Strehler, indiscusso genio del teatro e protagonista della cultura europea. I suoi dialoghi con Francesca Pini, qui raccolti, sono stati registrati durante la lavorazione di tre documentari, che l'autrice del libro ha realizzato per la televisione francese Arte, e che per una sua scelta registica non ha inserito in quei filmati. Sono pagine che raccontano lo Strehler più autentico, l'uomo, forse anche il "folle", fautore di una sua personale filosofia, che fin da ragazzo sentiva il teatro come suo destino. Tanto forte e precoce era questa vocazione che il giovane Strehler la perseguì anche da esule, in Svizzera, durante la seconda guerra mondiale, come ci testimoniano alcuni ricordi giovanili riportati in queste pagine: quando era assistente al campo universitario degli studenti italiani internati a Ginevra, allestì nella sua stanza un teatrino di cartone, fabbricando personaggi con la mollica del pane e illuminando le scene con mozziconi di candela; sempre negli anni 1943/45, a Mürren, con altri internati di diverse nazionalità formò una compagnia teatrale, "Les Masques", e a Ginevra, nel 1945, firmò la sua prima regia, con lo pseudonimo di Georges Firmy. Oltre ai numerosi aneddoti, ricordi e fatti inediti riportati nelle conversazioni, da queste pagine emergono con chiarezza la fede incrollabile di Strehler nel teatro come "strumento morale di bene collettivo" per rendere l'uomo sempre più umano e, infine, il presentimento di dovere affrontare il "buio" imminente: «So di essere arrivato al termine di una storia. Non ci potranno più essere la lunghezza, la freschezza e direi anche lo stordimento della gioventù. Da questo momento bisogna prepararsi agli abissi, all'oscurità, al vuoto».