Il mito moderno del progresso. Filosoficamente considerato a partire dalla critica di Karl Kraus, Robert Musil, George Orwell, Ludwig Wittgestein e Georg Henrik von Wright (eBook)

Il mito moderno del progresso. Filosoficamente considerato a partire dalla critica di Karl Kraus, Robert Musil, George Orwell, Ludwig Wittgestein e Georg Henrik von Wright (eBook)

Jacques Bouveresse
Jacques Bouveresse
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Lingua: it
Traduttore: Folin Alberto
Editore: Neri Pozza
Collana: Piccola biblioteca Neri Pozza
Codice EAN: 9788854517158
Anno pubblicazione: 2018
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Disponibile anche nella versione a stampa a € 12,50
Dati:
110 p.,libro in brossura

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Descrizione

Intrisa di pensiero postmoderno, la nostra epoca potrebbe essere caratterizzata dal più completo scetticismo nei confronti delle grandi narrazioni della modernità, se una nozione non continuasse a dominare imperterrita la scena: la nozione di progresso. Non vi è discorso pubblico di uomini politici, tecnocrati, economisti, imprenditori e finanzieri in cui la parola «progresso» non ricorra come una speranza, un compito, un obbligo cui attenersi. Il dovere di servire il progresso è, insomma, la vera e propria parola d’ordine del nostro tempo, la fede da fare propria per non incorrere nell’esclusione da ogni agire pubblico. Già nel 1909, nel suo articolo intitolato Der Fortschritt [Il progresso], Karl Kraus denunciava il carattere vuoto e formale dell’idea di progresso: più che un reale movimento, essa indica l’«impressione del movimento», una sorta di punto di vista fatale per il quale, qualsiasi cosa facciamo, agiamo sempre sotto il riguardo del progresso e mai del regresso. Da Kraus a Musil, a Orwell, a Wittgenstein e a Georg Henrik von Wright si è sviluppato un ampio pensiero critico di tale idea che Jacques Bouveresse riprende e commenta in queste pagine per mostrare la totale insensatezza di una nozione per la quale «tutto ciò che si fa oggi di nuovo nelle nostre società, e anche tutto ciò che semplicemente si fa, è situato sotto il segno del progresso».