La curiosità non invecchia. Elogio della quarta età (eBook)

La curiosità non invecchia. Elogio della quarta età (eBook)

Massimo Ammaniti
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€ 9,99
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Lingua: Italiano
Editore: Mondadori
Codice EAN: 9788852078552
Anno pubblicazione: 2017
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Disponibile anche nella versione a stampa a € 17,00
Dati:
143 p., rilegato

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Descrizione

«Forse si invecchia veramente solo quando non ci si stupisce più, quando si dà tutto per scontato e la vita sembra non riservare più sorprese. Ma si può essere vecchi e mantenere il gusto della conoscenza e sapersi ancora meravigliare degli insoliti colori di un tramonto, di un fiore che si schiude o di una bambina che ti sorride con aria divertita.» Il nuovo libro di Massimo Ammaniti è una riflessione sulla terza e quarta età, e più in generale sulla vecchiaia, stimolata anche dalle testimonianze di ottantenni e novantenni protagonisti della vita culturale e politica del nostro paese (come Andrea Camilleri, Raffaele La Capria, Aldo Masullo, Mario Pirani, Alfredo Reichlin, Luciana Castellina, Angela Levi Bianchini) che ora raccontano di come e quanto è cambiato il loro modo di vivere i sentimenti e le esperienze propri della vita di ogni essere umano: la famiglia, l'amore, l'amicizia, il senso del tempo, i sogni, il desiderio, i ricordi, i lutti. Ammaniti ci mostra che non lasciarsi sopraffare dalla rabbia e dal rancore, non ripiegarsi su se stessi, ma continuare a coltivare affetti, interessi e passioni, a rimanere agganciati al presente e a fare progetti per il futuro, magari condividendo in modo partecipe quelli di figli e nipoti, è il segreto per far sì che la vecchiaia non corrisponda al tetro stereotipo di periodo di inquietudine e sconforto, di abulia e rassegnazione, insomma di vuota attesa della morte. Come l'anziano professor Borg, l'indimenticabile protagonista del film Il posto delle fragole di Ingmar Bergman, anche le persone intervistate rivisitano la storia della propria vita per rintracciare il filo rosso che l'ha attraversata e, con esso, la direzione e il significato del percorso compiuto. Così la dimensione anagrafica ed esistenziale della vecchiaia ritrova la sua verità, quella di una stagione indubbiamente difficile, irta di insidie fisiche e psicologiche, di paure e di perdite, ma che, se affrontata accettando la propria condizione senza risentimento né eccessivi rimpianti, e con la lucidità dovuta a una maggiore consapevolezza di sé e a un minor coinvolgimento emotivo nelle vicende del mondo, può rivelarsi una fase di straordinario arricchimento interiore e affettivo. Come quando il giorno concede al tramonto la sua luce più intensa e più vera. «Noi, la vera vita, la vediamo soltanto quando non c'è più, appunto quando invecchiamo, e quindi solo allora la possiamo contemplare. Quando tu la vita la puoi contemplare, cioè quando la vedi a una certa distanza, la puoi anche giudicare. Questa è la cosa più importante: il giudizio che uno dà su se stesso.» Raffaele La Capria «Il mio rimpianto non è quello di non poter rifare quello che ho fatto o riprovare i piaceri che ho provato, ma di non poter disporre di un tempo aperto, nel quale non rifare quello che ho fatto e fare, invece, quello che non ho fatto. Questo è il punto: fare quello che non ho fatto.» Aldo Masullo «La rassegnazione e la rinuncia non mi appartengono. Non mi sento di dire che quello che avevo da fare l'ho fatto e che quello che volevo conoscere l'ho conosciuto. Io sono curioso e la curiosità è infinita e, allora, perché non conoscere ancora? Io credo che la mia storia finirà nel momento stesso in cui perderò la voglia di continuare a conoscere, apprendere e sapere.» Andrea Camilleri «L'amore ha avuto un peso decisivo nella mia esistenza. Il fatto che abbia sempre nutrito per le donne un grande rispetto e cercato di capire la loro posizione mi ha fatto diventare spesso loro amico, nel senso più filosofico del termine.» Mario Pirani