Un canto, cento canti. La mia storia nelle prigioni cinesi (eBook)

Un canto, cento canti. La mia storia nelle prigioni cinesi (eBook)

Yiwu Liao
Yiwu Liao
Prezzo:
€ 9,99
Compra EPUB
Prezzo:
€ 9,99
Compra EPUB

Formato

:
EPUB
Cloud: Scopri di più
Lingua: it
Traduttore: Parizzi Massimo
Editore: Mondadori
Codice EAN: 9788852063244
Anno pubblicazione: 2015
Scopri QUI come leggere i tuoi eBook
Disponibile anche nella versione a stampa a € 28,00
Dati:
XV-402 p., rilegato

Note legali

NOTE LEGALI

a) Garanzia legale, Pagamenti, Consegne, Diritto di recesso
b) Informazioni sul prezzo
Il prezzo barrato corrisponde al prezzo di vendita al pubblico al lordo di IVA e al netto delle spese di spedizione
Il prezzo barrato dei libri italiani corrisponde al prezzo di copertina.
I libri in inglese di Libraccio sono di provenienza americana o inglese.
Libraccio riceve quotidianamente i prodotti dagli USA e dalla Gran Bretagna, pagandone i costi di importazione, spedizione in Italia ecc.
Il prezzo in EURO è fissato da Libraccio e, in alcuni casi, può discostarsi leggermente dal cambio dollaro/euro o sterlina/euro del giorno. Il prezzo che pagherai sarà quello in EURO al momento della conferma dell'ordine.
In ogni caso potrai verificare la convenienza dei nostri prezzi rispetto ad altri siti italiani e, in moltissimi casi, anche rispetto all'acquisto su siti americani o inglesi.
c) Disponibilità
I termini relativi alla disponibilità dei prodotti sono indicati nelle Condizioni generali di vendita.

Disponibilità immediata
L'articolo è immediatamente disponibile presso Libraccio e saremo in grado di procedere con la spedizione entro un giorno lavorativo.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Disponibile in giorni o settimane (ad es. "3-5-10 giorni", "4-5 settimane" )
L'articolo sarà disponibile entro le tempistiche indicate, necessarie per ricevere l'articolo dai nostri fornitori e preparare la spedizione.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Prenotazione libri scolastici
Il servizio ti permette di prenotare libri scolastici nuovi che risultano non disponibili al momento dell'acquisto.

Attualmente non disponibile
L'articolo sarà disponibile ma non sappiamo ancora quando. Inserisci la tua mail dalla scheda prodotto attivando il servizio Libraccio “avvisami” e sarai contattato quando sarà ordinabile.

Difficile reperibilità
Abbiamo dei problemi nel reperire il prodotto. Il fornitore non ci dà informazioni sulla sua reperibilità, ma se desideri comunque effettuare l'ordine, cercheremo di averlo nei tempi indicati. Se non sarà possibile, ti avvertiremo via e-mail e l'ordine verrà cancellato.
Chiudi

Descrizione

La notte fra il 3 e il 4 giugno 1989 i carri armati entravano in piazza Tienanmen per porre fine a quella che il Partito comunista cinese aveva definito una «sommossa controrivoluzionaria». Migliaia di studenti, intellettuali, operai e semplici cittadini, che per settimane, con le loro manifestazioni pacifiche, avevano inneggiato alla libertà e alla democrazia galvanizzando il paese e tenendo il mondo intero con il fiato sospeso, venivano massacrati dalle truppe dell'Esercito popolare di liberazione. Sfioriva così, in un bagno di sangue, la «primavera di Pechino». In quelle stesse ore Liao Yiwu, giovane poeta «individualista e indifferente alla politica», sconvolto dalle notizie provenienti dalla capitale, componeva un breve poema intitolato Massacro. Non poteva certo immaginare che quei versi - il suo j'accuse contro un regime omicida - lo avrebbero precipitato per quattro anni nell'incubo delle carceri della Repubblica popolare cinese. Un canto, cento canti è il resoconto di quell'incubo, un viaggio nell'orrore di un sistema penitenziario disumano, scandito dalle tappe di una vera e propria discesa agli inferi. Dai riti di iniziazione agli abusi sessuali, dagli interrogatori estenuanti alle torture fisiche e psicologiche, Liao Yiwu descrive, con un linguaggio vorticoso, lirico e al tempo stesso concreto e sensoriale, un universo brutale fatto di corpi martoriati, di arbitrio e di violenza, di regole e punizioni inflitte al solo scopo di umiliare i detenuti. Un universo dove il tempo sembra essersi fermato e le ore interminabili si consumano in occupazioni inutili e assurde. Dove un evento inatteso e fugace come un tiepido raggio di sole primaverile, un temporale improvviso o le note struggenti di un flauto, può riaccendere la speranza o al contrario ucciderla per sempre. E dove, nonostante i piccoli gesti di solidarietà e gli istanti di vera gioia - una lettera da casa, una doccia calda, un libro da leggere nel silenzio della notte -, la perdita della dignità umana sembra essere l'unico modo per riuscire a sopravvivere. Riscritto più volte, sequestrato dalle autorità di polizia, uscito clandestinamente dal paese e pubblicato dapprima a Taiwan e poi in Germania - dove l'autore vive attualmente, dopo una rocambolesca fuga attraverso il Vietnam -, Un canto, cento canti non è solo una raggelante testimonianza proveniente dal sistema carcerario cinese. È prima di tutto l'occasione per guardare negli occhi la Cina di oggi, «un regime» come scrive Herta Müller nella Prefazione «che amministra le sue prigioni e i suoi campi di lavoro sul modello del Gulag, una reliquia maoista travestita da miracolo economico, dove a pagare è la gente, con la privazione dei diritti e la repressione».