Las cosas como son y otras fantasías (eBook)

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Pau Luque
Pau Luque
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Lingua: SPA
Editore: Editorial Anagrama
Codice EAN: 9788433964502
Anno pubblicazione: 2020
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Descrizione

Un libro inteligente y ágil, que profundiza en las complejas relaciones entre moral y ficción, que vuelven a estar –o acaso nunca han dejado de estarlo– en el centro del debate. ¿Hay arte moralmente condenable? ¿O es el arte inmune al juicio moral? Las respuestas más socorridas que se ofrecen en la esfera pública a estas cuestiones parecen acorralarnos para que elijamos entre las opciones de un solemne dilema. O bien se reclama la suspensión total del juicio moral acerca de la obra de arte o bien se mimetiza el veredicto propio del derecho penal: culpable o inocente. En este ensayo, Pau Luque sostiene que ese es un falso dilema. El juicio moral es más complejo y desordenado de lo que esas dos posiciones dan a entender. La obra de Nick Cave, la Lolita de Nabokov y El mar, el mar, de Iris Murdoch, hilos conductores de este libro, sugieren que el juicio moral más fecundo es el que se encarama a la imaginación literaria, no aquel que busca la absolución o la condena. Al mismo tiempo, y sobre la base de la comparación entre las escenas clave de Irreversible de Gaspar Noé y La pianista de Michael Haneke, tiene sentido hablar de arte moralmente indecente. La diferencia que mediaría entre el arte imaginativo y el arte indecente es la misma que mediaría entre la narración imaginativa de personajes abyectos y la narración abyecta de personajes imaginados. El ensayo explora también otras cuestiones relacionadas con la imaginación: cuál es el lugar que deberían ocupar los literatos y artistas en los periódicos y magacines; por qué cultivar la imaginación literaria es una manera de impugnar un cliché misógino; cómo podemos entender mejor qué es el poder cuando lo imaginamos; o de qué modo la tan idolatrada e invocada empatía puede esconder intenciones innobles. Un libro inteligente y ágil, que profundiza en las complejas relaciones entre moral y ficción, que vuelven a estar –o acaso nunca han dejado de estarlo– en el centro del debate.