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Confesiones de un burgués (eBook)
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Confesiones de un burgués (eBook)
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Sandor Marai
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Sandor Marai
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Prezzo:
€ 9,99
Compra EPUB
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Formato :
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EPUB |
Cloud:
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Sì Scopri di più |
Lingua:
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SPA |
Editore:
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SALAMANDRA |
Codice EAN:
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9788415470168 |
Anno pubblicazione:
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2011 |
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Note legali
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Descrizione
A la temprana edad de treinta y cuatro años, Sándor Márai escribía un libro de memorias de una madurez sorprendente. Fruto de una vida intensa y viajera, las asombrosas páginas de Confesiones de un burgués contienen la raíz de toda la obra del gran escritor húngaro.
Aquí están sus lecturas, su obsesión por escribir, su pasión por el periodismo, sus amantes, su matrimonio, los encuentros con autores célebres, los viajes, el sentimiento de desarraigo, el fantasma del alcoholismo.
Descendiente de una rica familia de origen sajón, afincada desde hacía siglos en Hungría, Márai inicia su relato con una descripción de la próspera y confiada burguesía a la que pertenece, que parece vivir en un mundo ideal en el que reinan la cultura y la tolerancia. Esta plácida existencia se verá truncada abruptamente el verano de 1914, en Sarajevo, con el asesinato del heredero al trono de los Habsburgo. Márai es llamado a filas con diecisiete años y, al finalizar la guerra, su familia lo envía a Alemania a estudiar periodismo.
Allí, como periodista del prestigioso diario alemán Frankfurter Zeitung, Márai comienza un peregrinaje por la Europa de los años veinte: de Leipzig a Weimar, de Fráncfort a Berlín, será testigo de la rápida transformación de un continente que, entregado a la frivolidad y el desenfreno, ignora las corrientes de odio que crecen en su seno y que lo conducirán irremediablemente a la catástrofe. Florencia, Londres, Oriente Medio y, por supuesto, París, eje central de la vida bohemia y cosmopolita, serán parte del itinerario de Márai, hasta que, por fin, desaparecida su familia y su clase social y desmembrado su país, opta por recluirse en la única patria posible para un escritor, «la patria verdadera, que quizá sea la lengua o quizá la infancia».
Así pues, su destino iba a ser dejar constancia de una cultura cuyo esplendor y ocaso había vivido en carne propia, y relatar la historia de esa dolorosa ruptura como último narrador de un universo «que creí aen la fuerza de la inteligencia y el espíritu».
La crítica ha dicho...
«Uno de los rescates literarios más afortunados de los últimos años.»
Babelia
«Un autor de soledades claustrofóbicas que, con franqueza, me conmueve.»
La Vanguardia
«El trayecto iniciático personal y la historia colectiva, vertido en un texto impresionista de alta calidad que todavía hoy conserva intacta su frescura y subyuga y arrastra al lector.»
Robert Saladrigas, Culturas
«Un libro capital para conocer, desde la perspectiva de aquel mismo momento, la convulsa Europa de entreguerras.»
Ángel Rodríguez Abad, Revista de Libros
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