¿Quién mató a Ferrer i Guardia? (eBook)

¿Quién mató a Ferrer i Guardia? (eBook)

Francisco Bergasa
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Lingua: SPA
Editore: AGUILAR
Codice EAN: 9788403131224
Anno pubblicazione: 2011
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Descrizione

En un tiempo en el que la memoria histórica reclama un lugar parecía obligado aprovechar el centenario de aquel escándalo para reivindicar la inocencia de su protagonista. El 13 de octubre de 1909, hace ahora exactamente cien años, moría fusilado en el castillo de Montjuïc el pedagogo, anarquista y librepensador catalán Francisco Ferrer i Guardia, condenado a la última pena en virtud de una polémica sentencia que lo consideró «autor y máximo responsable» de los sucesos revolucionarios conocidos históricamente como la Semana Trágica. Con la ejecución de Ferrer i Guardia la España dogmática e intransigente, encarnada en el Gobierno de Maura, pretendió saldar, en un controvertido ajuste de cuentas, la deuda que con ella tenía contraída el creador de la Escuela Moderna, cuyas ideas políticas y pedagógicas representaban un ataque frontal a los valores defendidos por el sistema canovista. Y para ello no dudó en instruir un proceso arbitrario y tendencioso, viciado en todos y cada uno de sus autos, y falto de las más indispensables garantías jurídicas, que desembocó en un fallo escandaloso, considerado por historiadores y juristas como uno de los más flagrantes errores judiciales de la historia moderna. Ferrer i Guardia fue la cabeza de turco elegida por quienes defendían el eufemismo de la «revolución desde arriba» para advertir a los que la intentaban «desde abajo» del alto coste que suponía disentir de un régimen ineficaz y caduco empeñado en perpetuar sus prerrogativas, al que la injusta muerte de aquél dio el golpe de gracia en el proceso de su desintegración definitiva. En un tiempo en el que la memoria histórica reclama un lugar junto a la verdad oficial, dispuesta siempre interesadamente a olvidarla, parecía obligado aprovechar el centenario de aquel escándalo judicial para reivindicar la inocencia de su protagonista. Y acercar, a la vez, hasta el lector toda una suerte de prácticas perversas (la instrumentalización de la Justicia, la intromisión de la Iglesia en el orden civil, el servicio de la propaganda mediática al descrédito del adversario o la inevitable y perenne confrontación de las dos Españas), tan presentes en la causa aquí investigada, y que continúan plenamente vigentes un siglo después de aquellos hechos.