Samovar (eBook)

Samovar (eBook)

Ethel Krauze
Ethel Krauze
Prezzo:
€ 10,99
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Lingua: SPA
Editore: ALFAGUARA
Codice EAN: 9786073825771
Anno pubblicazione: 2023
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Descrizione

«[…] el día en que el criminal apareció en mi puerta llevando un samovar en la mano, supe que el destino era irreductible. Fue ahí cuando le di la estocada.» En un soleado departamento de la Ciudad de México, habitan tres ancianas: la bobe Anna, la tutta Lena y Modesta, todas ellas sobrevivientes de lo imposible. De pronto, un día, alguien llega a comer. Tatiana ha hecho un pacto bajo las jacarandas con su abuela. Una historia está esperando. El viejo samovar oxidado, perdido en el tiempo, se enciende. La estufa crepita. El aire entra con un vendaval de naufragios y polvaredas, chales bordados, tardes, furias, siestas, y criminales de amores duplicados en el tiempo que resucitan. El samovar funciona como aquella magdalena en la que los recuerdos, los amores, el aprendizaje de saber de dónde viene una, se van entretejiendo con estas maravillosas voces que pintan los lienzos en los que Tatiana se irá reconstruyendo. ¿Es posible describir qué se siente recobrar un idioma que se creyó perdido? Y con ese idioma, un mundo; con ese mundo, el propio mundo. Ethel Krauze, con indiscutible maestría y musicalidad en el lenguaje, nos invita a pasear por esa Rusia previa a la Segunda Guerra Mundial, por aquel México lleno de posibilidades, y por la vida de tres mujeres que fueron semilla. La crítica dice: «Sin lugar a dudas, Ethel representa a una generación de escritoras que deciden dejar de ser las musas inspiradoras y objeto del deseo para convertirse en la voz potente que canta al cuerpo amado, al placer carnal, a su propio cuerpo y sus deseos.» Dra. Ma. de los Ángeles Silvina Manzano «Antes que un argumento, Ethel Krauze persigue una forma. De ahí que los cuentos de El fragmento impertinente procuren la apariencia de una estatua en mitad de una sala vacía, o de una dilatada metáfora que nace de una inmensa red especulativa, o de un gesto congelado en el tiempo. » Roberto Pliego, Milenio «El fragmento impertinente de Ethel Krauze me hizo vibrar, despertó mis sentidos; me hizo reflexionar y volver a mirarme, me hizo despertar al deseo, ése que nunca quisiera perder. ¿Cómo puede una autora dar tanto en tan pocas páginas? Descúbranlo por sí mismos y guarden el fragmento cerca de la cama, como libro de cabecera, en el buró, esperando ser abierto cada noche o cada amanecer.» Victoria Dana «Posee virtudes raras veces encontradas en la actual literatura mexicana, y definitorias, al mismo tiempo, de la literatura japonesa: sutileza y tersura.» Eve Gil (sobre El país de las mandrágoras)