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Jenseits des Tales (eBook)
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Jenseits des Tales (eBook)
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Reinard Knoppka
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Reinard Knoppka
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Prezzo:
€ 17,99
Compra EPUB
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Formato :
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EPUB |
Cloud:
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Sì Scopri di più |
Lingua:
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TED |
Editore:
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Trotz Verlag |
Codice EAN:
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9783966862233 |
Anno pubblicazione:
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2020 |
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Note legali
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Descrizione
Leseprobe:
Natürlich fällt es ihm leichter, nicht an sie zu denken, wenn er wieder weg ist. Schon auf der Heimreise nach Köln, die fast zu einem Ritual geworden ist, versucht er sie zu verdrängen, wenigstens erst mal Abstand von ihr zu gewinnen. Nachdem er sich im Wienerwald mit Dosenbier eingedeckt hat, zischt er vor der Abfahrt seines Zuges in der Bahnhofspinte noch ein kühles Blondes - ah, noch eins, und er wischt sich den Schaum vom Mund, spürt die Wirkung des Alkohols, der sich bereits nach dem ersten Glas wohlig in ihm ausbreitet: eine euphorische Welle scheint sein Bewußtsein zu überschwemmen, es aufzuhellen, für einen Moment sogar zu vergolden, aber das hält ohne Nachschub nicht lange an, verkehrt sich sogar ins Gegenteil, weshalb er auch zu trinken nicht aufhören kann, nein, er hat Angst, die angenehme Heiterkeit, die ihn jetzt warm durchrieselt und alles verklärt, könnte verblassen und ihn, eben noch schwebend, abstürzen lassen in diese furchtbare Depression, die das eh schon Trostlose im nüchternen Zustand noch schrecklicher macht, ihm etwas Monströses verleiht, das er einfach nicht aushält, und so trinkt er während der Zugfahrt eine Dose nach der anderen, geht zwischendurch pinkeln, kichert, wenn sein Strahl im Geschuckel danebentrifft, taumelt zurück in sein Abteil, das bis Düsseldorf meistens leer ist, sich dort aber schlagartig füllt: Typen mit Aktenkoffer und Schlips, junge gepflegte Frauen, die etwas Einschüchterndes für ihn haben, ja, er fühlt sich plötzlich ganz schäbig, hat Angst, sie könnten seine Fahne riechen, und schon rümpft eine die Nase, während sie in ihr Handy spricht und ihn anstarrt, und er senkt schnell die Augen, holt die nächste Dose, die letzte, aus seiner Tasche, trinkt und denkt: blöde Tussi, denkt es gleichsam mit bösem Blick, mit dem er sie nun seinerseits anstarrt, und sie, eben noch arrogant, senkt plötzlich selber die Augen, tut so, als müßte sie ihr Handy verstauen, aber er hat sie durchschaut, spürt ihre Angst, und er grinst vor sich hin, wiederholt im Geiste blöde Tussi und trinkt, sieht hinaus in die Abenddämmerung - blöde Tussi, und er meint damit jetzt seine Mutter, von der er sich, nicht nur räumlich, immer weiter entfernt, froh, nein, eher erleichtert, und a
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