Justins wunderbare Gerda (eBook)

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Veronika Weydt
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Lingua: TED
Editore: Blattwerk Handel GmbH
Collana: Mami
Codice EAN: 9783690490177
Anno pubblicazione: 2025
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Descrizione

Die Familie ist ein Hort der Liebe, Geborgenheit und Zärtlichkeit. Wir alle sehnen uns nach diesem Flucht- und Orientierungspunkt, der unsere persönliche Welt zusammenhält und schön macht. Das wichtigste Bindeglied der Familie ist Mami. In diesen herzenswarmen Romanen wird davon mit meisterhafter Einfühlung erzählt. Die Romanreihe Mami setzt einen unerschütterlichen Wert der Liebe, begeistert die Menschen und lässt sie in unruhigen Zeiten Mut und Hoffnung schöpfen. Kinderglück und Elternfreuden sind durch nichts auf der Welt zu ersetzen. Genau davon kündet Mami. Daniel Ottmann stieß sich leicht von seinem Schreibtisch ab und schloss die Augen. Er konzentrierte sich ganz auf das, was er nun deutlich vor sich sah: Er erkannte die Frau, die er immer sah, wenn er die Außenwelt ausklammerte. Sie war wunderschön. Ihre Bewegungen flossen anmutig. Ihr goldenes Haar fiel in sanften Wellen auf ihre Schultern herab. Daniel wusste genau, wie es sich anfühlte. Das Lächeln in ihren betörenden Augen stahl sich mitten in sein Herz. Wie jedes Mal, wenn sie ihn ansah. Ihr Duft war eine Mischung aus Blüten, Sonne, Freiheit – eine einzige Verheißung … Er holte tief Luft, um sich innerlich für das, was nicht mehr warten konnte, zu wappnen. »Papi, also, ich hab' mir gerade Folgendes überlegt!« Daniel Ottmann zuckte wie unter einem Peitschenhieb zusammen. Der Metallarm seiner uralten Schreibtischlampe zitterte, weil erst jetzt die Tür krachend hinter dem Jungen ins Schloss fiel. »Mein Gott, Justi!« Er kippte halb nach vorne – der Drehstuhl quietschte – und ließ aufstöhnend den Kopf in die Hände fallen. »Kannst du dir nicht endlich angewöhnen zu klopfen?« »Hab' ich doch.« »… und zu warten, bis ich dich mit einem freundlichen ›Herein‹ in mein Arbeitszimmer bitte?« »Du hast ja nicht geantwortet. « Der Schreibtischstuhl quietschte noch einmal, diesmal aber nur leicht, als Daniel sich zu seinem sechsjährigen Sohn herumdrehte, einem hübschen Dreikäsehoch mit den unverkennbaren Ottmann-Grübchen in den Wangen; Daniel hatte die gleichen. Er zog die Brauen zusammen und musterte Justin mit strengem Pädagogenblick.