Mittelalterliche Grabplastik des 11. bis 13 Jh.: Die Liegefigur (eBook)

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Stefanie Begerow
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Lingua: Tedesco
Editore: GRIN Verlag
Codice EAN: 9783656064954
Anno pubblicazione: 2011
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Descrizione

Studienarbeit aus dem Jahr 2010 im Fachbereich Kunst - Kunstgeschichte, Note: 1,0, Universität Hamburg (Kunsthistorisches Seminar), Veranstaltung: Seminar: Tod und Jenseits in der Kunst des Mittelalters, Sprache: Deutsch, Abstract: „Du sollst dir kein Bildnis noch irgendein Gleichnis machen, weder von dem, was oben im Himmel, noch von dem unten auf Erden, noch von dem, was im Wasser unter der Erde ist: Bete sie nicht an und diene ihnen nicht! […]“ (Ex 20,4-20,5) Im frühen Mittelalter wurde das zweite Gebot des Alten Testaments als Verurteilung der heidnischen Götzenanbetung gesehen, damit einher ging eine mehr oder weniger stark ausgeprägte Ablehnung naturalistischer, vor allem plastischer Darstellungen des menschlichen Körpers . Ab dem späten 11. Jh. vollzog sich jedoch ein Wandel dieses Verständnisses, der nicht zuletzt in der neuartigen Verwendung der Grabplastik, zum Ausdruck kam . In vielen Kirchen Europas wurden Grabplatten mit dem Abbild des Verstorbenen horizontal, teilweise direkt über seiner eigentlichen Begräbnisstätte, angebracht. Diese in etwa lebensgroßen Liegefiguren werfen für die moderne Forschung ganz neue Fragen nach den Vorstellungen der Menschen in der Zeit des Mittelalters auf, besonders in Bezug auf das Verständnis von Tod und Jenseits. Mit den lebensgroßen Liegefiguren konnten geistliche und weltliche Herrscher sich ein Andenken für die Ewigkeit schaffen, welches sie bis in die heutige Zeit gegenwärtig scheinen lässt. Besucht ein Mensch des 21. Jh. beispielsweise den Braunschweiger Dom, wird ihm kaum das Grabmal Heinrichs des Löwen entgehen, im besten Fall hat er nun die Person Heinrichs in seinem Gedächtnis verewigt. Ohne das steinerne Bildnis auf der Grabplatte wäre das kaum denkbar. Nach einer kurzen Ausführung über die Entstehung der Liegefigur, möchte ich die Entwicklung vom 11. bis zum 13. Jh. anhand von vier bezeichnenden Grabmälern nachzeichnen und anschließend erläutern, welche Konflikte sich daraus in kunstgeschichtlicher Hinsicht ergeben, sowie, inwiefern diese mit den im Mittelalter vorherrschenden Vorstellungen des irdischen und jenseitigen Lebens zu klären sind.