Sklaverei und Sklavenhandel in der Erinnerungskultur (eBook)

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Katrin Reichwein
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Lingua: TED
Editore: GRIN Verlag
Codice EAN: 9783640339778
Anno pubblicazione: 2009
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Descrizione

Studienarbeit aus dem Jahr 2007 im Fachbereich Amerikanistik - Literatur, Note: 3+, Justus-Liebig-Universität Gießen (Neuere Geschichte), Veranstaltung: Sklaverei und Sklavenhandel in der Geschichte Afrikas, Sprache: Deutsch, Abstract: Die amerikanischen slave narratives als Form fiktionaler Aufarbeitung afroameri-kanischer Vergangenheit beeinflussen lange das Bild von der Sklaverei in den Vereinigten Staaten. Mit „Uncle Tom‘s Cabin“ (1852/53) geht ein von diesen Erzählungen beeinflusster Roman in die amerikanische Literaturgeschichte ein. [„Uncle Tom’s Cabin“] has been a collection and arrangement of real incidents [...] grouped together with reference to a general result, in the same manner that the mosaic artist groups his fragments of various stones into one general picture. Dieser Satz aus Harriet Beecher Stowes „A Key To Uncle Tom’s Cabin“ zeigt, dass ihr Text in direktem Bezug zur außertextuellen Welt steht, „real incidents“ werden verhandelt. Stowe bezieht sich in ihrem Werk explizit auf Sklavenschick-sale, die sie persönlich miterlebt oder durch Freunde und Bekannte berichtet be-kommen hat. Des Weiteren beschreibt sie deutlich, was Paul Ricœur unter dem Begriff der Konfiguration zusammenfasst: Selektive Elemente werden zu einer Geschichte verknüpft. Der Roman sollte dem Leser Stowes Bild von der Sklaverei vermitteln, das Bewusstsein für deren Ungerechtigkeit schärfen und den Leser so über die Lektüre hinaus beeinflussen. „The object of these sketches is to awaken sympathy and feeling for the African race [...]“ , schrieb sie dazu im Vorwort zu „Uncle Tom’s Cabin“. Schlussendlich fordert Stowe mit ihrem Roman nichts an-deres als die Abschaffung der Sklaverei und die Erinnerung an diese: „[...] men and women of America, is [Sklaverei] a thing to be trifled with, apologized for, and passed over in silcence?“. Harriet Beecher Stowes Werk „Uncle Tom’s Cabin“ soll hier daher stellvertretend für die Beschäftigung mit der Sklaverei im amerikanischen Roman und darüber hinaus als Beispiel für Sklaverei in der Erinnerungskultur stehen. Zuerst wird zu klären sein, warum sich Literatur überhaupt als Träger von Erinnerungen aus-zeichnet. An Hand von „Uncle Tom’s Cabin“ soll gezeigt werden, warum und mit welchen Mitteln Stowe ihre Leser beeinflussen wollte. Von weiterem Interesse sind die Reaktionen, die ihr Werk hervorrief.