Ist die Arbeitsgesellschaft am Ende? (eBook)

Ist die Arbeitsgesellschaft am Ende? (eBook)

Andreas Lips
Andreas Lips
Prezzo:
€ 13,99
Compra EPUB
Prezzo:
€ 13,99
Compra EPUB

Formato

:
EPUB
Cloud: Scopri di più
Lingua: Tedesco
Editore: GRIN Verlag
Codice EAN: 9783640202010
Anno pubblicazione: 2008
Scopri QUI come leggere i tuoi eBook

Note legali

NOTE LEGALI

a) Garanzia legale, Pagamenti, Consegne, Diritto di recesso
b) Informazioni sul prezzo
Il prezzo barrato corrisponde al prezzo di vendita al pubblico al lordo di IVA e al netto delle spese di spedizione
Il prezzo barrato dei libri italiani corrisponde al prezzo di copertina.
I libri in inglese di Libraccio sono di provenienza americana o inglese.
Libraccio riceve quotidianamente i prodotti dagli USA e dalla Gran Bretagna, pagandone i costi di importazione, spedizione in Italia ecc.
Il prezzo in EURO è fissato da Libraccio e, in alcuni casi, può discostarsi leggermente dal cambio dollaro/euro o sterlina/euro del giorno. Il prezzo che pagherai sarà quello in EURO al momento della conferma dell'ordine.
In ogni caso potrai verificare la convenienza dei nostri prezzi rispetto ad altri siti italiani e, in moltissimi casi, anche rispetto all'acquisto su siti americani o inglesi.
c) Disponibilità
I termini relativi alla disponibilità dei prodotti sono indicati nelle Condizioni generali di vendita.

Disponibilità immediata
L'articolo è immediatamente disponibile presso Libraccio e saremo in grado di procedere con la spedizione entro un giorno lavorativo.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Disponibile in giorni o settimane (ad es. "3-5-10 giorni", "4-5 settimane" )
L'articolo sarà disponibile entro le tempistiche indicate, necessarie per ricevere l'articolo dai nostri fornitori e preparare la spedizione.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Prenotazione libri scolastici
Il servizio ti permette di prenotare libri scolastici nuovi che risultano non disponibili al momento dell'acquisto.

Attualmente non disponibile
L'articolo sarà disponibile ma non sappiamo ancora quando. Inserisci la tua mail dalla scheda prodotto attivando il servizio Libraccio “avvisami” e sarai contattato quando sarà ordinabile.

Difficile reperibilità
Abbiamo dei problemi nel reperire il prodotto. Il fornitore non ci dà informazioni sulla sua reperibilità, ma se desideri comunque effettuare l'ordine, cercheremo di averlo nei tempi indicati. Se non sarà possibile, ti avvertiremo via e-mail e l'ordine verrà cancellato.
Chiudi

Descrizione

Studienarbeit aus dem Jahr 2008 im Fachbereich Soziologie - Arbeit, Ausbildung, Organisation, Note: 2,0, Albert-Ludwigs-Universität Freiburg (Institut für Soziologie), Veranstaltung: Hauptseminar: Geht uns die Arbeit aus? Teil II, Sprache: Deutsch, Abstract: (...) Rechnet man all diese Menschen, die definitiv arbeitslos sind, in die Statistik mit ein, ergibt sich eine Arbeitslosenzahl von über 5.000.000. Was außerdem aus der Statistik ausgeblendet wird, ist die seit den siebziger Jahren stetig anwachsende Zahl der „Junk-Jobs“. Teilzeit-Jobs, die versicherungsfrei, zeitlich begrenzt sind und teilweise die Form der Scheinselbständigkeit annehmen. Das sind prekär Beschäftigte, die von Job zu Job wandern, oft zwei Jobs gleichzeitig haben, um sich über Wasser halten zu können und keinerlei Sicherheit oder Absicherung gewährleistet bekommen. Menschen, die Arbeit haben und gleichzeitig arm sind – „working poor“ - das „viel beschworene Job-Wachstum beruht zum (un)guten Teil auf einem Wachstum von Junk-Jobs, die weder Versorgung ermöglichen, noch inhaltlichen Sinnansprüchen genügen.“ argumentiert Ulrich Beck. Die Tatsache nun, daß die Regierung offensichtlich „Schönfärberei“ mit den statistischen Zahlen betreibt, zeigt auch, wie wichtig das Thema „Arbeitslosigkeit“ ist. Es ist ein politisches Instrument des Machterhalts. Eine Regierung, die es schaffen würde, eine Arbeitslosenquote von 4 % zu erreichen, wie Michael Glos ankündigte, müßte sich um die nächsten Wahlen keine Sorgen machen. Arbeitsmarkt – Politik ist mit zum wichtigsten - vielleicht das wichtigste - Macht–Erhaltungsinstrument geworden. So kommt auch Wolfgang Engler zu dem Schluß, „dass sich die Politik durch alle Parteien hindurch als resistent gegenüber den Fakten und der historischen Entwicklung zeige. „Vollbeschäftigung“ werde weiterhin als das große Ziel propagiert.“ Die Aussagen der Politiker erwecken den Eindruck, als sei Massen-Erwerbs-Arbeitslosigkeit etwas Temporäres, Konjunkturelles. Als sei die „Vollbeschäftigung“ der erwartungsgemäße Erfolg ihrer Maßnahmen. Als sei „Vollbeschäftigung“ der Normalzustand. Betrachtet man die Entwicklung der Erwerbsarbeitslosigkeit historisch, wird aber deutlich, daß nicht die Massen-Erwerbs-Arbeitslosigkeit ein temporäres Phänomen ist, sondern die „Vollbeschäftigung“ es war. Ein Blick auf die historische Entwicklung nach Kriegsende macht dies deutlich