Das Fußbodenmosaik in der Kathedrale von Otranto (eBook)

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Astrid Matron
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Lingua: TED
Editore: GRIN Verlag
Codice EAN: 9783638727914
Anno pubblicazione: 2007
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Descrizione

Studienarbeit aus dem Jahr 2006 im Fachbereich Kunst - Architektur, Baugeschichte, Denkmalpflege, Note: 1,3, Justus-Liebig-Universität Gießen, Sprache: Deutsch, Abstract: „Betreten und Sehen – Bilder am Boden“ lautete der Titel des Seminars, auf das sich diese Arbeit bezieht. Wenn man davon ausgeht, dass das zu Sehende auf dem Boden liegt, den man betritt, stellt sich als erstes die Frage, wie viel man dabei überhaupt sehen kann. Eine Frage, die bei dem Fußbodenmosaik in der Kathedrale von Otranto besonders beschäftigt, da wir es hier mit einer ungewöhnlichen Bilderfülle zu tun bekommen, die den Betrachter schlicht überfordern muss – und vielleicht bewusst überfordern will. Wie der Betrachter mit dieser Überforderung umgehen kann und welche möglichen Rückschlüsse sich auf die Intention der Auftraggeber/ Künstler des Mosaiks ziehen lassen, soll einen wichtigen Punkt dieser Arbeit einnehmen. Das wissenschaftliche Interesse an dem Mosaikfußboden in Otranto beginnt mit dem 19. Jahrhundert, allerdings findet man ihn hier zunächst nur in Überblickswerken zur gesamten Kunst Unteritaliens erwähnt, während es erst im 20. Jahrhundert einzelne Veröffentlichungen speziell zu Otranto gibt. Die zugängliche Literatur hat sich eingehend mit der Identifizierung und Ikonographie der einzelnen Elemente des Mosaiks beschäftigt, doch haben sich zumindest in der deutschsprachigen Forschung seit Anfang der achtziger Jahre keine neuen Erkenntnisse oder Herangehensweisen entwickelt. Christine Ungruhs Aufsatz über die Apokalypsedarstellungen in der Apsis bildet die einzige Ausnahme; auf ihre These zu den Darstellungen des Apsismosaiks wird in Kapitel 4.1 noch näher eingegangen. Auch die italienische Forschung bietet mit Maria Coppolas jüngster Veröffentlichung keine wirklich neuen Ansätze, sondern vielmehr eine Bestandsaufnahme und einen Vergleich der bis dato erschienen Literatur, wobei auch sie ihr Hauptaugenmerk auf ikonographische Vorbilder und Interpretationen legt. Aufgrund dieser Forschungslage ist es umso interessanter, sich nach einer Bestandsaufnahme und Strukturierung des Mosaiks der Frage nach den Rezeptionsmöglichkeiten zu stellen, die dieses Werk bietet.