Die modernistische Doktrin und der Minimalismus (eBook)

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Nils Wiegand
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Lingua: Tedesco
Editore: GRIN Verlag
Codice EAN: 9783638460767
Anno pubblicazione: 2006
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Descrizione

Studienarbeit aus dem Jahr 2004 im Fachbereich Kunst - Malerei, Note: 1,0, Eberhard-Karls-Universität Tübingen (Kunsthistorisches Institut), Sprache: Deutsch, Abstract: Clement Greenberg entwickelte seine Doktrin des Modernismus im Bereich der Malerei im Sinne einer endogenen, selbstkritischen Tendenz, der sich die Malerei in Bezug auf ihr Medium immer wieder zu stellen hat. Das Kriterium war die Eliminierung aller obsoleten Konventionen innerhalb des Bildes im speziellen und der Malerei generell: durch diesen Aussparungsprozess sollte sich die eigene Disziplin hingegen konsolidieren. Er betrachtete insofern die Planheit als dem Medium der Malerei obligatorisch und wesentlich, die Verteilung von Farbe in zwei Dimensionen auf der Leinwand als „Bedingungen, denen ein Bild entsprechen muß, damit es überhaupt als Bild erfahren werden kann.“ Dennoch beurteilt er die in der Ausstellung „ 16 Americans“(1959) gezeigten Monochrome von Frank Stella als nicht gut genug, da diese scheinbar jene Grenze transzendieren, nach der „ein Bild kein Bild mehr ist, sondern zu einem beliebigen Objekt wird (...).“ Das Bemühen, in der Malerei eine Essenz der Moderne zu finden, „reine Bilder“ zu produzieren, ist nach Greenberg in Stellas Arbeiten nicht lokalisierbar, obwohl sich die Prämissen ähneln: „Kunst schließt das nicht Notwendige aus. Frank Stella hat es für notwendig befunden, Streifen zu malen. Nichts sonst ist in seinen Bildern.“ Im Folgenden soll gezeigt werden, inwiefern Stellas Arbeiten auf der Folie von Greenbergs Modernismus-Doktrin wirken konnten und durch ihren Sprung in die dritte Dimension des Ausstellungsraums, eben diese Doktrin konterkarierten und somit der Minimal Art den Weg bahnten, die eine Spezifizität - jenseits der Konventionen der Malerei und der Skulptur - beanspruchte, die Greenberg als Willkür bezeichnete, die jedoch nicht als spezifische Qualität sondern - postmodern bedingt - als generische wirkte.