Der Sinnstifter - Sinn als Grundbegriff bei Niklas Luhmann (eBook)

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Vera Zischke
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Lingua: TED
Editore: GRIN Verlag
Codice EAN: 9783638447966
Anno pubblicazione: 2005
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Descrizione

Studienarbeit aus dem Jahr 2005 im Fachbereich Soziologie - Allgemeines und Theorierichtungen, Note: 1,0, Heinrich-Heine-Universität Düsseldorf (Sozialwissenschaftliches Institut), Veranstaltung: Masterkurs: Systemtheorie, Sprache: Deutsch, Abstract: Die Frage nach dem Sinn der eigenen Existenz mag schon den ein oder anderen vor ein unlösbares Problem gestellt haben. Die Lösung mag sein, eben diese Frage zu vermeiden. Oder sogar fest zu stellen, dass dies die eigentlich interessante Frage gar nicht sein kann. Niklas Luhmann ist es durch eine ähnlich grundlegende perspektivische Neuausrichtung gelungen, Sinn als Grundbegriff seiner Systemtheorie zu etablieren. Sinn, das kann „nicht irgendeine Energiequelle, nicht irgendeine Ursache, nicht das organisch-psychische Substrat sinnhaften Erlebens meinen, geschweige denn den Einzelmenschen“ 1 , entschied Luhmann und wandte sich damit von einem transzendental geprägten Sinnbegriff ab, der Sinn ausschließlich als Ausdruck subjektiven Erlebens versteht. Dieser Ansatz ist aus Luhmanns Sicht in zweierlei Hinsicht ungenügend: Zum einen verweist er Sinn damit in einen unerklärbaren und nicht untersuchbaren Bereich der Soziologie. Denn Sinn wird dann einem unspezifischen, transzendentalen Subjekt zugeschrieben, das getrennt von jenem konkreten, empirisch begreifbaren Subjekt und seinem Sein besteht 2 . Und zum anderen setzt er an viel zu später Stelle an, nämlich erst da, wo nach dem konkreten Sinn von Subjekten gefragt wird. Dem liegt die Annahme Luhmanns zugrunde, dass das Subjekt selbst ja bereits „sinnhaft konstruierte Identität“ 3 ist, also Sinn nicht nur eine bloße intentionale Selbstwahrnehmung sein kann, sondern ein eigenständiger Operationsmodus, der für sich allein untersucht werden kann und muss. Sinn wird also nicht bloß vom Subjekt konstruiert, sondern ist ein selbst konstitutiv tätiges Phänomen. Wenn nun also der Luhmannsche Sinnbegriff untersucht wird, dann muss dies ohne eine Anlehnung an den Subjektbegriff geschehen. Stattdessen schlägt er eine funktionale Analyse auf Basis einer „Problemkonstruktion“ vor, die Systemprobleme in Relation zu Lösungsmöglichkeiten stellt. [....]