Der gute Wille bei Kants Grundlegung zur Metaphysik der Sitten (eBook)

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Toni Bäurich
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Lingua: Tedesco
Editore: GRIN Verlag
Codice EAN: 9783638431255
Anno pubblicazione: 2005
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Descrizione

Studienarbeit aus dem Jahr 2004 im Fachbereich Philosophie - Philosophie des 17. und 18. Jahrhunderts, Note: sehr gut, Technische Universität Dresden (Philosophische Fakultät), Sprache: Deutsch, Abstract: „Es ist überall nichts in der Welt, ja überhaupt auch außer der selben zu denken möglich, was ohne Einschränkung für gut könnte gehalten werden, als allein der gute Wille“(GMS 28,1-3) Einleitung: Mit diesen Worten wird der erste Abschnitt der „Grundlegung zur Metaphysik der Sitten“(GMS) eingeleitet. In meiner Hausarbeit werde ich mich mit dem guten Willen in Kants Werk beschäftigen. Dazu möchte ich Leitfragen, wie zum Beispiel welche Bedeutung Kant dem guten Willen beimißt, wie er über Tugenden oder die Glückseligkeit urteilt und wie sich der gute Wille dazu verhält, klären. Außerdem möchte ich aufzeigen, wie Kant über den guten Willen und dessen näherer Erläuterung durch den Pflichtbegriff, zum Aufbau des ersten kategorischen Imperativ kommt. Um diese und andere Leitfragen aufzulösen, werde ich Schöneckers und Allens Kommentar(KSA) zur GMS benutzen und mich zudem an Höffes kooperativen Kommentar(KKH) über Kants Arbeit halten. Auffällig ist, dass Kant eine Behauptung aufstellt, die, ohne dass sie begründet wird, Ausgangspunkt für seine weiteren Ausführungen ist. Dem Leser bleibt nur die eine Möglichkeit, diese Ansicht zu teilen, will er dem Gedankengang des Autoren weiterhin folgen. Nur wenn er mit dem Philosophen und dessen Blick übereinstimmt, ergeben die weiteren Argumentationsschritte einen Sinn. Wird jedoch Kants Aussage in Frage gestellt oder gar abgelehnt, so kann der Leser seine Lektüre bereits an dieser Stelle abbrechen und zur Seite legen, denn die folgenden Schritte ergeben sich aus diesem Fundament und werden ihn so niemals ohne logische Brüche überzeugen können. Dem Leser, der sich davon nicht abschrecken läßt, bieten sich nun zahlreiche Interpretationsmöglichkeiten dieser Eingangsformulierung.