Völkische Bewegung zwischen Kaiserreich und Weimarer Republik - ein Querschnitt einer Geistesströmung (eBook)

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Enrico Kloth
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Lingua: TED
Editore: GRIN Verlag
Codice EAN: 9783638411936
Anno pubblicazione: 2005
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Descrizione

Studienarbeit aus dem Jahr 2005 im Fachbereich Geschichte Deutschlands - Erster Weltkrieg, Weimarer Republik, Note: 1,7, Universität Erfurt, Sprache: Deutsch, Abstract: Die Erforschung der „völkischen“ Bewegung zwischen Kaiserreich und Weimarer Republik ist noch weitgehend unzureichend.1 Hinter diesem nebulösen Wortkonstrukt verbergen sich eine Vielzahl von Geistesströmungen und Perspektiven. Die „völkische“ Ideologie zeigte sich nie als gleich bleibendes Konstrukt mit gleichen Variablen und deren gleicher Intensität. Eher handelt es sich bei diesem Phänomen um nicht nur eine, sondern eine Vielzahl von verschiedenen „völkischen“ Bewegungen, welche nur annähernd gleiche Intensionen und Zielsetzungen verfolgten. Dennoch ergeben sich bei näherer Betrachtung verschiedene Kernelemente, welche die „völkische“ Ideologie ausmachen. Zudem unterlag die völkische Ideologie verschiedenen Perspektivwechseln. Diese Brüche und Wandlungen zeigten sich als Ergebnis einschneidender historischer Ereignisse, wie dem ersten Weltkrieg oder die Etablierung des Nationalsozialismus. Es ist zu beobachten, dass erst nach dem ersten Weltkrieg der Antisemitismus zum festen Bestandteil der „völkischen“ Ideologie wurde. Andererseits erhielt die „völkische“ Bewegung nach der Machtergreifung der Nazis eine Definition im Sinne der Gleichschaltungsprogrammatik der NSDAP. Hatten zuvor noch die völkischen Führer die Nationalsozialisten als Teil der „völkischen“ Bewegung und Strömung unter vielen wahrgenommen, so beanspruchte die NSDAP nach der Machtergreifung die „Geburt“ der „völkischen“ Weltanschauung für sich. Im Anschluss wurden Organisationen mit ihren spezifischen Anschauungen assimiliert, teilweise wurde ihr Gedankengut geächtet. Da dieser Prozess nicht im Mittelpunkt dieser Arbeit stehen soll, beschränke ich mich bei der Erschließung der völkischen Ideologie auf die meinungspluralistischere Zeit von 1890 bis gegen Ende der Weimarer Republik.