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Fortuna in Los siete libros de la Diana - Göttin oder Teil der göttlichen Providentia? (eBook)
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Fortuna in Los siete libros de la Diana - Göttin oder Teil der göttlichen Providentia? (eBook)
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Nadin Meyer
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Nadin Meyer
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Prezzo:
€ 13,99
Compra EPUB
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Formato :
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EPUB |
Cloud:
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Sì Scopri di più |
Lingua:
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TED |
Editore:
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GRIN Verlag |
Codice EAN:
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9783638264556 |
Anno pubblicazione:
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2004 |
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Note legali
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Descrizione
Studienarbeit aus dem Jahr 2002 im Fachbereich Romanistik - Hispanistik, Note: 1,3, Universität Potsdam (Institut für Romanistik), Veranstaltung: Der Schäferroman in der spanischen Renaissance, Sprache: Deutsch, Abstract: Der Schäferroman als solcher blickt auf eine lange Tradition zurück, denn bereits die Antike kennt die Hirtendichtung und schon während des Hellenismus entstand der Hirten- bzw. Schäferroman, erhalten ist hier jedoch nur “Daphnis und Chloë“ von Longos.1 Im Zuge der Antikerezeption während der italienischen und französischen Renaissance wird auch die Hirtendichtung abermals zum Leben erweckt und gelangt so zu neuer Blüte.2 Dabei steht die Schäferdichtung in Wechselbeziehung zu der bis zum Beginn des 17. Jh.s verbreiteten europäischen Mode der “Schäferei“ als aristokratisches Gesellschaftsspiel [...]. Die literarische Hirtenwelt wird [...] immer mehr zur manieristisch gestalteten konventionellen Fiktion, die [...] Spielart eines schäferlich kostümierten höfischen Lebens und seiner verfeinerten Sitten ist.“3 Am Ritterroman, insbesondere am “Amadís“, orientiert, entsteht eine neue Form des Schäferromans, dessen Figuren, im Gegensatz zu den Protagonisten des Ritterromans und denen des hellenistischen Hirtenromans, ein weitestgehend ungefährliches Leben führen. Sie sehen sich nicht mit bedrohlichen Situationen konfrontiert und befinden sich in einem natürlich-harmonischen Umfeld. Die einzige Problematik, der sie sich stellen müssen, besteht in den Leiden der Liebe, wobei die unerwiderte Liebe das größte Unglück bedeutet.4 Da der Schäferroman sich, wie zuvor auch die Schäferdichtung, an ein adeliges Publikum richtete, blieb die überwiegend normierte Liebeshandlung dem höfischen Gesellschaftsideal unterworfen. 5 Nichtsdestotrotz oder vielleicht auch gerade deswegen erreichte die Gattung eine äußerst hohe Breitenwirksamkeit und war insbesondere beim weiblichen Publikum derart populär, daß Fray Pedro Malón de Chaide spöttelte: “¿ Que ha de hacer la doncellita que apenas sabe andar, y ya trae una Diana en la faldriquera?“6 [...] 1Metzler Literaturlexikon, Stichwörter zur Weltliteratur, Hg. G. Schweikle/I. Schweikle, Stuttgart, 1984, 387 2 Metzler Literaturlexikon,1984, 387 3 Metzler Literaturlexikon,1984, 387 4 Spanische Literaturgeschichte, Hg. H.-J. Neuschäfer, Stuttgart, 1997, 127-128 5 Metzler Literaturlexikon,1984, 388 6 J. C. Nieto, El Renacimiento y la otra España, Visión cultural socioespiritual, Genève, 1997, 553
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