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Zum Begriff von Macht und Gewalt bei Hannah Arendt (eBook)
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Zum Begriff von Macht und Gewalt bei Hannah Arendt (eBook)
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Patrick Nitsch
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Patrick Nitsch
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Prezzo:
€ 13,99
Compra EPUB
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Formato :
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EPUB |
Cloud:
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Sì Scopri di più |
Lingua:
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TED |
Editore:
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GRIN Verlag |
Codice EAN:
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9783638174657 |
Anno pubblicazione:
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2003 |
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Note legali
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Descrizione
Studienarbeit aus dem Jahr 2002 im Fachbereich Politik - Politische Theorie und Ideengeschichte, Note: 1,0, Albert-Ludwigs-Universität Freiburg (Seminar für wissenschaftliche Politik), Veranstaltung: Staatstheorie, Sprache: Deutsch, Abstract: ZUM BEGRIFF VON MACHT UND GEWALT BEI HANNAH ARENDT EINLEITUNG „Es gibt nämlich keine wissenschaftliche Disziplin, deren spezifisches Objekt die Natur, der Ursprung und die Ausübung der Macht ist, obwohl dieses Phänomen seit langem die Überlegungen der großen Denker angeregt hat“(1). Als Arendt die wichtigsten politischen Theoretiker der Neuzeit studierte, kam sie zu dem Ergebnis, dass es von Links bis Rechts eine Übereinstimmung gäbe, dass Macht und Gewalt dasselbe wären, oder sogar dass „Gewalt nichts weiter ist als die eklatanteste Manifestation von Macht“(2). Im Gegenteil dazu will sie aber auf eine ganz andere Tradition hinweisen, nämlich auf die griechische Polis und die römische Res publica(3), denen ein ganz anderer Machtbegriff vorschwebte. Die Hauptintention, die man bei Arendt zu einer klaren Definition des Begriffs der Macht ausformuliert findet, ist die Kritik an der politischen Wissenschaftler, die die Begriffe Macht, Stärke, Kraft, Autorität, Gewalt nicht gut trennt. Das resultiert nach Arendt aus einer theoretischen Überzeugung heraus, dass die einzige wichtige Frage in der Politik die nach der Herrschaft Wessen über Wen sei, und nur noch die dazu erforderlichen Mittel weiteres Interesse haben. Die Vermischung dieser Begriffe führt dazu, auch die Begriffe von Macht und Gewalt zu vermischen. Gewalt ist nach ihr nie als eigenständiges Phänomen betrachtet worden. Dies ist der Grund, warum „die Probleme der Gewalt (...) immer noch sehr dunkel“(4)sind. Hannah Arendt wollte diese Probleme der Gewalt „heller“ machen. Dafür versucht sie, die Begriffe Macht, Stärke, Kraft, Autorität und Gewalt(5)zu klären, um besonders die zwei Begriffe der Macht und der Gewalt stark zu unterscheiden. Mit ihrem auf Theorie beruhenden Verständnis des Verhältnisses der Macht und der Gewalt als „absolute Gegensätze“ trennt sich Arendt scharf von den traditionellen Denkern wie Max Weber. In der Praxis sind aber Macht und Gewalt nicht so stark getrennt, und Arendt gibt selbst zu, dass sie fast nie in ihrer Reinheit zu finden sind, und dass sie öfters zusammen auftreten. [...] ____ 1 Lefort, S. 25, von mir übersetzt. 2 Arendt, S. 36. 3 Arendt, S. 41. 4 Sorel, zitiert nach Arendt, S. 36. 5 Arendt, S. 45 ff. [...]
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