Le crédit à la consommation en France, 1947-1965 (eBook)

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Sabine Effosse
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Compatibilità: Tutti i dispositivi
Lingua: Fra
Editore: Institut de la gestion publique et du développement économique
Collana: Histoire économique et financière - XIXe-XXe
Codice EAN: 9782821837027
Anno pubblicazione: 2014
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Descrizione

Au lendemain de la Seconde Guerre mondiale, le crédit à la consommation a mauvaise réputation. Accordé à des taux souvent élevés, il apparaît surtout contraire à la politique du crédit désormais nationalisé. Les priorités vont au financement de la production et non à la satisfaction des besoins des ménages. Toutefois, en 1953, la Reconstruction s’achève. L’objectif de l’industrie française n’est plus seulement de produire mais de vendre. Or, le pouvoir d’achat des Français reste faible. Soucieux d’accroître leurs débouchés, les industriels se mobilisent pour créer des organismes de crédit en partenariat avec de grandes banques. Le ministère des Affaires économiques les suit pour faire de ce crédit un moyen de relancer la croissance. Encore s’agit-il d’en assainir la distribution. Car, face aux besoins et à l’absence de réglementation, le « crédit noir », usuraire, prospère. C’est précisément à la construction du marché du crédit à la consommation dans les années 1950 et 1960 que ce livre est consacré. Pourquoi la constitution de grands établissements financiers a-t-elle été favorisée ? Comment les nouveaux prêteurs, Sofinco créé en 1951 et Cetelem en 1953, ont-ils évalué les risques du crédit aux particuliers ? La réglementation a-t-elle permis de lutter contre l’usure ? En revenant sur les origines du crédit à la consommation en France, cet ouvrage permet de mieux comprendre les enjeux de l’accès au crédit qui, à l’époque, soulevaient déjà des questions d’une étonnante actualité