Afghanistan, opium de guerre, opium de paix (eBook)

Afghanistan, opium de guerre, opium de paix (eBook)

Alain Labrousse
Alain Labrousse
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€ 14,99
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Lingua: Fra
Editore: Fayard/Mille et une nuits
Codice EAN: 9782755505009
Anno pubblicazione: 2005
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Descrizione

En Afghanistan, l'opium a financé les guerres au cours des trois dernières décennies. L'opium sera-t-il un obstacle à la paix ou y contribuera-t-il ? La réussite de la reconstruction du pays dépend d'un défi économique et politique unique. L'économie de la drogue représente, en effet, environ 60 % du PIB - chiffre qui n'a été égalé par aucun autre pays, pas même par la Colombie, premier producteur mondial de cocaïne, dont la part n'excéda jamais les 7%. La situation inédite de l'Afghanistan invite donc à s interroger non seulement sur le rôle que la production et le commerce de l'opium jouent dans une économie de post-conflit dévastée, mais aussi sur l'influence qu'ils peuvent avoir dans le processus complexe de reconstruction de l'Etat. Plusieurs responsables de gouvernements occidentaux et d'organisations internationales s'accordent à dire qu'il ne faut pas négliger le risque réel que l'Afghanistan, premier producteur mondial d'opiacés depuis une dizaine d'années, devienne un « narco-État ». D'autres observateurs estiment que cette situation n'a pas que des effets négatifs, du moins à court terme. Dans la mesure où les campagnes anti-drogue se révéleraient efficaces, une baisse très sensible de cette ressource ne risquerait-elle pas de déstabiliser le pays ? Le président Hamid Karzaï s'est engagé devant la communauté internationale à lutter contre la culture du pavot, mais le niveau de la production reste fies élevé. Alain Labrousse revient sur l'histoire récente de la production d'opium à laquelle prirent part les seigneurs de guerre et les taliban aujourd'hui acteurs sur le nouvel échiquier politique - pour mieux éclairer les enjeux tant nationaux qu'internationaux devant lesquels le pays est placé. Car, pour de nombreux pays occidentaux, la « guerre à la drogue » est une justification supplémentaire pour intervenir en Afghanistan.