Les Prétoriens du Général (eBook)

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François Audigier
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Compatibilità: Tutti i dispositivi
Lingua: Fra
Editore: Presses universitaires de Rennes
Collana: Histoire
Codice EAN: 9782753589070
Anno pubblicazione: 2022
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Descrizione

Fondé par de Gaulle au printemps 1947, le Rassemblement du peuple français (RPF) se dote d’un puissant service d’ordre pour se protéger de la violence communiste. S’inspirant d’un modèle de gestion militante de la violence politique élaboré depuis la fin du xixe siècle par la droite nationaliste française (des Commissaires de Déroulède aux Dispos des Croix-de-Feu), ce puissant appareil de sécurité, incarné par des chefs charismatiques (colonel Rémy, Dominique Ponchardier), met au point un protocole efficace pour sécuriser les meetings et campagnes d’affichage. Avec ses gros bras et sa « brigade volante », le RPF tient la rue et permet au Général d’exister politiquement. L’ouvrage questionne la nature paramilitaire de ce service d’ordre (niveau d’effectifs, présence d’armes, sur-représentation de militaires, fonctionnement autoritaire et dimension offensive), interroge son rapport banalisé à la violence (effet générationnel de la guerre, propagande accidentogène, virilisme politique), analyse les pratiques de clandestinité, d’infiltration et d’espionnage issues de la Résistance et réactivées par l’anticommunisme de guerre froide. Remobilisé lors des « complots » du printemps 1958 et de la campagne référendaire de l’automne, ce service d’ordre, dans lequel le nouveau chef de l’État recrute ses « gorilles », forme début 1959 le Service d’action civique qui recycle sous l’impulsion du tandem Foccart/Debizet, les hommes et méthodes du RPF. L’ouvrage insiste sur ce que révèle cet appareil de sécurité de la culture politique gaulliste : la place de l’informel et de l’officieux, le rôle de la violence et du secret. Il propose une histoire politique et culturelle de la violence militante en France des lendemains de la Seconde Guerre mondiale aux débuts de la Ve République (1947-1959) via une lecture « par le bas » centrée sur le terrain, et sur des acteurs et types d’engagement souvent négligés car jugés mineurs et prosaïques.