Changer les noms des rues de Paris (eBook)

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Compatibilità: Tutti i dispositivi
Lingua: Fra
Curatore: Bourillon Florence
Editore: Presses universitaires de Rennes
Collana: Mémoire commune
Codice EAN: 9782753565463
Anno pubblicazione: 2018
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Descrizione

Changer la dénomination des rues de Paris ou modifier la numérotation des maisons représente un acte fort de transformation de la ville. En opérant ces changements, l'autorité ne fait pas que modifier les repères et troubler les habitudes. Dans une vision surplombante, elle tente d'ordonner l'espace urbain selon des impératifs qui lui sont propres.C'est cette vaste opération que la commission administrative présidée par le secrétaire de la Préfecture, Charles Merruau, est chargée de mener à la suite de l'annexion des « territoires suburbains » ou de « l'association des communes », c'est selon, de 1860. La tâche est compliquée par les différents niveaux de l'intervention : dans le Paris ancien des douze arrondissements, il s'agit de remettre de l'ordre dans les strates successives d'appellation et souvent de regrouper les rues ; dans le Paris nouveau, de remédier aux innombrables dénominations identiques et d'anticiper le développement futur de la ville.Ce livre publie le rapport officiel de la commission ainsi que le contenu de deux grands tableaux conservés à la Bibliothèque de l'Hôtel de Ville, inédits jusqu'ici, qui présentent les motifs de regroupement des voies ou de changements de noms, précédé d'une introduction de présentation. Le but de la commission est en effet de conforter, par l'adoption d'un système commun de numérotation des maisons et par le choix des odonymes, un registre identique à l'échelle de l'agglomération, et concourir ainsi à l'uniformisation de la mémoire collective. L'objectif est clairement défini : Paris, capitale de l'Empire assume l'héritage de la Nation. La publication du rapport permet également de revenir sur la démarche d'une commission administrative et de mesurer l'implication, à différents niveaux, des décideurs, élus du conseil municipal, préfet de la Seine, Napoléon III lui-même. Toutes les propositions n'ont pas été suivies mais le Paris d'aujourd'hui est bien l'héritier des choix de la commission.