Paysan (eBook)

Paysan (eBook)

Édouard Morena
Édouard Morena
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Lingua: Fra
Editore: Anamosa
Collana: Le mot est faible
Codice EAN: 9782381911038
Anno pubblicazione: 2024
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Descrizione

Le paysan nous fascine, entre altérité et familiarité. Alors que la population agricole ne cesse de s'étioler, le paysan est partout et nulle part. Il est le réceptacle de nos espoirs et de nos angoisses. C'est cette " paysannerie classe objet " qui est au cœur de ce texte, d'une grande actualité. Début 2024, alors que les manifestations d'agriculteurs s'étendaient à travers le pays, les responsables politiques se sont succédé sur les plateaux des chaînes d'info pour appuyer le mouvement et clamer leur amour du " monde paysan ". De François Ruffin à Jordan Bardella, on défendait " l'exception agriculturelle " française face à la concurrence déloyale de produits étrangers. Cette unanimité autour de la " cause paysanne " renvoie à un rapport particulier entre un " nous non paysan " et un " eux paysan " aux contours flous et protéiformes. Le paysan c'est l'agriculteur, l'habitant des campagnes, le " petit " producteur. Mais c'est aussi la France, la nation, la république. C'est le bon sens, la simplicité, le travail, l'effort, l'enracinement, la nature, la convivialité, l'authenticité, le savoir-faire, la droiture. C'est tout ça à la fois. Le paysan nous fascine. C'est un énigmatique mélange entre altérité et familiarité. Alors que la population agricole ne cesse de s'étioler, le paysan est partout et nulle part. Par-delà les barrages autoroutiers, il est présent dans les publicités pour du jambon et du fromage industriel, il est sur nos pièces de monnaie (" la semeuse "), dans la littérature, dans les discours politiques, et dans les cris de supporters se moquant des joueurs de l'équipe adverse (" paysans, paysans, paysans "). Il est le réceptacle de nos espoirs et de nos angoisses. De nos injonctions contradictoires. Au fil des années et des crises, on l'a dépeint en républicain, en réactionnaire, en patriote, en productiviste, en écolo aussi. On l'a voulu de gauche, de droite, sans étiquette. Les paysans, comme le résume Pierre Bourdieu, c'est une " classe-pour-autrui " " sans cesse invités à prendre sur eux-mêmes le point de vue des autres, à porter sur eux-mêmes un regard et un jugement d'étrangers ". C'est cette " paysannerie classe objet " qui est l'enjeu de ce texte.