Paris à New York (eBook)

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Emmanuelle Loyer
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Lingua: Fra
Editore: Grasset
Codice EAN: 9782246687993
Anno pubblicazione: 2005
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Descrizione

Entre 1940 et 1945, un grand nombre d'intellectuels, d'écrivains et d'artistes français quittèrent la France occupée. La grande majorité se rendit à New York, qui devint ainsi le coeur de l'exil de la pensée et de l'art français. André Breton, Claude Lévi-Strauss, Boris Souvarine, Jacques Maritain, Saint-Exupéry, Saint-John Perse, Max Ernst, ils sont des dizaines à se retrouver dans la capitale intellectuelle du monde libre. Paris à New York raconte l'histoire de cet exil dans tous ses détails. D'abord, l'exil même : quels réseaux l'aident et le financent ? De Varian Fry, représentant du Centre américain de secours à Marseille, à l'American Comittee for Christian Refugees, dirigé par Thomas Mann, nous voyons les réseaux de solidarité se mettre en place. A New York, ensuite. Comment ces fortes individualités finissent-elles par prendre en charge une parole résistante? Le livre montre l'action des éditeurs et des revues, mais aussi des institutions. L'Ecole libre des Hautes études, où enseigne Lévi-Strauss, devient un noyau gaulliste - chose assez rare dans le milieu des exilés, qui resteront généralement très méfiants envers le général de Gaulle. Le gouvernement américain, surmontant ses répugnances pour toute propagande, crée deux agences où, pour la première fois, on utilisera les intellectuels et le savoir à des fins politiques : l'Office of Strategic Service, le célèbre O.S.S., ancêtre de la C.I.A., et l'Office of War Information, d'où dépend la radio Voice of America, dont la section française est dirigée par Pierre Lazareff. On y entendra les voix d'André Breton, d'Henry Bernstein, de Claude Lévi-Strauss... Paris à New York suit enfin les exilés dans leur retour en France, qui n'est pas toujours facile. Ils avaient développé en Amérique une conception plus démocratique de la culture et plus libérale de l'Etat que celle de Londres ou du maquis.