Parij (eBook)

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Eric Faye
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Lingua: Fra
Editore: Stock
Codice EAN: 9782234070592
Anno pubblicazione: 2012
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Descrizione

Fin de la Seconde Guerre mondiale. Paris est divisée. Son histoire, c’est celle de Berlin. Saint-Sulpice à l’Ouest, Montmartre à l’Est. L’uchronie pour peindre la Ville lumière aux couleurs du totalitarisme. Depuis que les Russes en ont pris le contrôle, Parij, puisqu’il faut désormais la nommer ainsi, survit au rythme de la surveillance et des purges. L’ensemble du territoire est étroitement contrôlé par la froide administration du Numéro Un et il faut déployer des trésors d’ingéniosité pour communiquer d’une extrémité de la ville à l’autre. Bernard Neuvil, espion à l’Est affecté à la direction de la cellule politique des Postes, en sait quelque chose : c’est à son oeil aguerri qu’a été confié le quotidien épistolaire de Romain Morvan, écrivain nobélisé et de Clara Banine, violoniste de renom. Le régime en place soupçonne l’auteur de travailler à son « grand roman », celui qui ridiculisera le pouvoir et prendra ses quartiers au panthéon des oeuvres immortelles. Neuvil intercepte chaque lettre, lit, amende avec l’aide d’un scribe graphologue, brouille les pistes. Dans son voyeurisme, son trouble – pour la beauté de Clara, pour l’intelligence de Morvan, pour l’éclat de l’échange entre les deux amants qu’il protège –, il perdra de vue son statut et négligera le dévouement au Parti, glissant vers la dissidence. Enfin, lui qui doutait de l’existence d’un manuscrit de Morvan finira par endosser le rôle de passeur, bien décidé à protéger les 1 200 pages sténocryptées… Dans l’épilogue de ce roman célébrant l’uchronie comme prétexte d’une réflexion sur le rôle politique de la littérature, et de la création plus généralement, on apprend que le Mur a cédé. La littérature aujourd’hui, déplore dans sa préface Éric Faye, est « un produit égal à tout autre produit ». Parij prouve pourtant que ces mots d’Efim Etkind ne sont pas vains : « La mise sous les verrous d’un roman est la plus haute distinction que le pouvoir d’État puisse décerner à une oeuvre littéraire. »