On m'a demandé de vous virer (eBook)

On m'a demandé de vous virer (eBook)

Guillon Stéphane
Guillon Stéphane
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Lingua: Fra
Editore: Stock
Codice EAN: 9782234069213
Anno pubblicazione: 2010
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Descrizione

« On m’a demandé de vous calmer », lâche lors d’une entrevue à Stéphane Guillon Jean-Paul Cluzel, prédécesseur de Jean-Luc Hees à la présidence de Radio France. La fin de la récré semble avoir sonné pour l’humoriste. Pourtant, n’épargnant ni le ouvernement ni l’opposition, le trublion des ondes ne se calme pas et continue, du lundi au mercredi, à 7h55, de captiver 2 millions d’auditeurs. 23 juin 2010. Aux alentours de 8 heures, il y a ces mots qui résonnent aux 4 millions d’oreilles des fidèles de la matinale de France Inter : « Merci à tous, du fond du coeur, vous allez me manquer. » Suivis d’une salve d’applaudissements en studio. « France Inter. Fini de rire », titre en une dès le lendemain le quotidien Libération : Stéphane Guillon et Didier Porte, deux des animateurs phare de la station, ont été remerciés. D’abord par l’élégante voix de la presse, puis par un recommandé signé de la main de Philippe Val.« France Inter : une radio de gauche qui licencie comme la pire des entreprises de droite », lance Guillon. Comment expliquer, si ce n’est en invoquant le spectre gouvernemental, l’éviction d’un homme qui, à lui seul, a fédéré deux ans durant plus de 2 millions d’auditeurs chaque jour ? La France est outrée et ses acteurs politiques (François Bayrou et Martine Aubry, pour ne citer qu’eux) s’insurgent et dénoncent une volonté de briser le débat démocratique, une atteinte violente à la liberté d’expression. Dans ce second volume réunissant les chroniques de Stéphane Guillon diffusées entre septembre 2009 et juin 2010, on retrouve l’écriture affûtée et ce brillant sens de la formule par lesquels Stéphane Guillon s’est fait connaître, haïr et célébrer. Sur le ton de l’animateur de supermarché, il criera à la cantonade, en prélude à son ultime chronique, « Tout doit disparaître ! », « Liquidation totale des humoristes ! ». On sait pourtant à quel point, plus que jamais, l’époque et la nation ne se passeront plus du génie doublé d’humour qu’il incarne.