The House of the Dead (eBook)

The House of the Dead (eBook)

Beer Daniel
Beer Daniel
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Lingua: en
Editore: Penguin
Codice EAN: 9781846145384
Anno pubblicazione: 2016
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Descrizione

WINNER OF THE CUNDHILL HISTORY PRIZE 2017 SHORTLISTED FOR THE WOLFSON HISTORY PRIZE 2017, THE PUSHKIN HOUSE RUSSIAN BOOK PRIZE 2017 AND THE LONGMAN-HISTORY TODAY BOOK PRIZE 2017 THE TIMES, SPECTATOR, BBC HISTORY and TLS BOOKS OF THE YEAR 'An absolutely fascinating book, rich in fact and anecdote.' - David Aaronovitch 'A splendid example of academic scholarship for a public audience. Yet even though he is an impressively calm and sober narrator, the injustices and atrocities pile up on every page.' - Dominic Sandbrook 'A superb, colourful history of Siberian exile under the tsars' - The Times It was known as 'the vast prison without a roof'. From the beginning of the nineteenth century to the Russian Revolution, the tsarist regime exiled more than one million prisoners and their families beyond the Ural Mountains to Siberia. Daniel Beer's new book, The House of the Dead, brings to life both the brutal realities of an inhuman system and the tragic and inspiring fates of those who endured it. This is the vividly told history of common criminals and political radicals, the victims of serfdom and village politics, the wives and children who followed husbands and fathers, and of fugitives and bounty-hunters. Siberia served two masters: colonisation and punishment. In theory, exiles would discover the virtues of self-reliance, abstinence and hard work and, in so doing, they would develop Siberia's natural riches and bind it more firmly to Russia. In reality, the autocracy banished an army not of hardy colonists but of half-starving, desperate vagabonds. The tsars also looked on Siberia as creating the ultimate political quarantine from the contagions of revolution. Generations of rebels - republicans, nationalists and socialists - were condemned to oblivion thousands of kilometres from European Russia. Over the nineteenth century, however, these political exiles transformed Siberia's mines, prisons and remote settlements into an enormous laboratory of revolution. This masterly work of original research taps a mass of almost unknown primary evidence held in Russian and Siberian archives to tell the epic story both of Russia's struggle to govern its monstrous penal colony and Siberia's ultimate, decisive impact on the political forces of the modern world.