L'arte di prender marito (eBook)

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Paolo Mantegazza
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Lingua: it
Editore: Library of Alexandria
Codice EAN: 9781465641168
Anno pubblicazione: 2020
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Descrizione

Era un mattino di marzo, e un sole impaziente s'era alzato troppo presto, spargendo per l'aria azzurra e già calda l'oro della sua luce, il tepore del suo fiato. La stazione era molto vicina alla casa di Emma, e a piedi era andata coi suoi ad augurare il buon viaggio ad un cugino ingegnere, che sposo da solo un mese doveva fare per l'ufficio suo un lungo viaggio e lasciar sola la sposa per qualche settimana. Cugini e cugine e zii erano arrivati un po' tardi e si dovette far economia di parole e di abbracciamenti. Un furia furia per prendere i biglietti, consegnare i bagagli, coll'accompagnamento di un grido monotono dei conduttori:—Facciano presto, signori, il treno parte. E davanti ad un vagone di prima classe i parenti erano affollati, guardando il cugino ingegnere, che non poteva parlare; perchè sentiva che le parole gli sarebbero venute fuori, strozzate e singhiozzanti. Tutti si accontentavano di sorridere al viaggiatore, con un'aria che voleva essere un saluto e un augurio, ma era invece una mestizia mal dissimulata. Chi non poteva sorridere, neppur dissimulando, era la sposa, che era entrata in vagone per dar l'ultimo bacio al viaggiatore. Cugini e cugine non guardavano se non per terra, con gesti impacciati; mentre la voce del conduttore ripeteva per la ventesima volta il suo monotono: —Presto, signori, presto, si parte. La sposa dovette scendere, lo sportello fu chiuso brutalmente e in furia, ma essa si arrampicò di nuovo sul predellino del vagone. —Addio, addio Paolo, ritorna presto…. ricordati di scrivermi ogni giorno. Una testa si abbassò, si incontrò coll'altra, e per non so quanti minuti secondi, quattro labbra si strinsero, si fusero in un labbro solo, in un singhiozzo supremo. Emma alzò gli occhi e guardò attonita, curiosa, con una prurigine nuova, con un fremito della persona, quei due che si baciavano a quel modo. Non potè neppur pronunziare la parola addio…. E un fischio acuto, uno strider di ruote, distaccò quei due innamorati e fece partire il treno, che sparì dall'orizzonte in pochi minuti. Tutti ritornarono alle loro case, ma Emma riportò con lei il bacio dei due cugini, come se l'avessero stampato sulle sue labbra, con un suggello di fuoco; e lo ebbe nella bocca, nel cuore, negli occhi, tutto quel giorno, e la notte appresso. Lo vedeva, lo sentiva; ne ricordava il suono…. Eppure essa aveva veduto chi sa quante volte il babbo che baciava la mamma, e mariti baciar mogli; ed essa stessa aveva baciato tante e tante volte, fanciulli e fratelli e amiche e non ne aveva mai provato turbamento alcuno.