Liriche (eBook)

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Giuseppe Montanelli
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Lingua: Italiano
Editore: Library of Alexandria
Codice EAN: 9781465634016
Anno pubblicazione: 2025
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Descrizione

Il povero alla luce apre le ciglia Sotto la chioma d'una querce annosa, E lentamente colla sua famiglia Vassene alla città che ancor riposa. — Supplicando il signore a cui somiglia Perchè si stenda a lui mano amorosa Unico omaggio gli consacra — il pianto, E i grami figli che gli stanno accanto. — Presso alle strade ond'ei passa si desta Intanto la famiglia dei cultori; Qual con ampio cappello sulla testa Ricomincia nel campo i suoi lavori; Ed altri va con più pulita vesta Alla città recando e frutta e fiori: Lieta come armonia di primavera Del popolo campestre è la preghiera. Ma si risveglia sul diserto mare Malinconicamente il navigante, Cui tristezza maggior punge se appare Nuvola minacciosa al sole innante; Che teme più non riveder le care Sembianze di colei che mesta, ansante Al nuovo giorno va sul lido, e guata Se ancor biancheggi la vela invocata. Oh quanto ad ambidue tarda il momento Che una medesma squilla li risvegli! Ella alzando le braccia al firmamento Sola davanti all'Oceano, ed egli Sua voce unendo al supplice concento D'altri raminghi giovanetti e vegli, Muovon preci, che giunte oltre le stelle Si dan l'amplesso come due sorelle. — E ben di lor più misero è il giacente Su nudo legno prigionier che scuote La grave testa, allor che fiocamente D'alto cadendo un raggio lo percuote. Mentre d'intorno a lui l'astro nascente È festeggiato da giulive note, Giunte le palme, l'inno della spene Egli accorda al fragor delle catene. Oh, te beata, che in solinga cella Di nero saio le tue membra ammanti, Appena dal dì vinta è la facella, Che per te veglia a sacra effigie innanti Come astro cui non vela la procella, Queta in mezzo a città romoreggianti Invochi il giorno che il tuo bianco velo Al serto ceda che s'intreccia in cielo. E or lassù di cherubi eletto stuolo Alla Madre di Dio s'aggira intorno; Qual le reca la lacrima del duolo, Quale una rosa che spuntò col giorno; Altri sciogliendo roteante volo Di canti allegran l'immortal soggiorno: Ma più d'ogni altro don cara a Maria De' matutini preghi è l'armonìa.