I processi del delitto di Garlasco (eBook)

I processi del delitto di Garlasco (eBook)

Valerio Di Stefano
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Lingua: it
Editore: valeriodistefano
Codice EAN: 1230009057197
Anno pubblicazione: 2025
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Descrizione

PREMESSA Questo libro contiene il capitolo “I processi” del volume “Il delitto di Garlasco: Fatti. Documenti. Disinformazione.” in cui è riportata, in fac-simile, la sentenza di condanna di secondo grado del processo a carico di Alberto Stasi, e costituisce, dunque, una edizione parziale e ridotta del volume, che include una analisi dei documenti processuali, così come sono stati resi pubblici. Comincia a prendere forma il 14 maggio 2025. L'occasione nasce con lo svolgimento di una serie di indagini suppletive e relative all'omicidio di Chiara Poggi (evento più genericamente definito dall'opinione pubblica e dalla stampa come "delitto di Garlasco", espressione a cui qui si fa abbondante riferimento fin dal titolo) a carico di una serie di indagati, di cui si parlerà nel testo, e nella necessità di acquisire nuovi e più completi elementi probatori di non secondaria importanza, per una migliore e più circoscritta definizione del caso. Si intende soprattutto riportare la "vulgata" di quel delitto alle fonti e ai fatti originari, così come desunti dalle sentenze che hanno segnato il procedimento penale a carico di Alberto Stasi (finora l'unico condannato per l'omicidio in questione), giudicato colpevole dell'uccisione della fidanzata, sfrondandola da un cumulo di opinioni, commenti, prese di posizione e dissertazioni che hanno accompagnato un iter giudiziario decisamente difficile e, per molti versi, contraddittorio, e che non hanno fatto altro che contribuire a complicare ulteriormente l'analisi oggettiva e giudiziale di ciò che nasce viziato e incerto e tale resta, nonostante la sentenza di condanna nei confronti dello Stasi sia passata in giudicato, e che lo stesso la stia scontando, una volta ottenuto il regime di semilibertà per il reinserimento lavorativo e sociale. Molto si è detto e scritto, a sproposito, sulla vicenda e sui suoi contorni, a partire dalla collocazione geografica dell'evento e sulla valutazione, del tutto arbitraria, di un contesto sociale tipicamente nordico, fatto di persone ricche o arricchite, di personalità dal carattere chiuso e poco incline al confronto, di un paese denominato, nei decenni passati, "la Las Vegas della Nomellina" (per via della presenza di un locale da ballo, "Le Rotonde", che addirittura avrebbe fatto concorrenza al "Piper" di Roma, negli anni '70, in attesa del boom economico favorito dallo sviluppo dell'industria calzaturiera), eternamente sospeso tra riscatto e risaie, in cui orbitano famiglie perbene nelle quali si insinuano personaggi inquietanti, magari anche perfino antipatici per la freddezza dimostrata o addirittura per il colore dei loro capelli o per l'aspetto del loro viso e delle loro espressioni. Questo libro intende evitare proprio questo. Perché tutto ciò non basta a confermare un sospetto, un sentore, una supposizione. Per dimostrare che una persona è colpevole al di là di ogni ragionevole dubbio è necessario e fondamentale acquisire degli elementi di prova certi e incontrovertibili, e, quando questo è stato fatto, è stato solo all'interno delle logiche del procedimento penale seguito all'assassinio della ragazza. Non certo dall'informazione (che oltre a dis-informare ha costituito il vero zoccolo duro della de-formazione dei fatti per come ci sono stati raccontati) o dall'opinione pubblica. Garlasco o qualsiasi altro borgo italiano non ha importanza se non a livello di pura cornice di un quadro che presenta dimensioni abnormi e sfumature ormai troppo diluite nel tempo, per essere comprese all'interno di una mentalità da paesello che tende a semplificare (e spesso troppo in fretta) le cose e a evidenziarne una rilevanza più che semplicistica, se non addirittura di comodo. Alla luce delle indagini di cui si è fatto cenno, dunque, appare più che doveroso riprendere la vi