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Molti inganni e menzogne nella strage di Erba, che sornioni danzano intorno a una matrioska di burattinai vol. 1 di 4 (eBook)
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Molti inganni e menzogne nella strage di Erba, che sornioni danzano intorno a una matrioska di burattinai vol. 1 di 4 (eBook)
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Fabio Pasonticelli Taronio
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Fabio Pasonticelli Taronio
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Prezzo:
€ 11,90
Compra EPUB
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Formato :
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EPUB |
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Sì Scopri di più |
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Compatibilità:
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Tutti i dispositivi
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Lingua:
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it |
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Editore:
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Fabio Pasonticelli Taronio |
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Codice EAN:
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1230007702228 |
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Anno pubblicazione:
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2024 |
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Note legali
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Descrizione
Il caso della strage di Erba, secondo l’opinione di qualcuno, fu la più atroce impresa criminale della storia della nostra Repubblica. Eppure, la verità su questo massacro è ancora tutta da dimostrare, soprattutto se si vuole sostenere che i due imputati di questa tragedia, Olindo Romano e Rosa Angela Bazzi, siano in realtà innocenti.
La realtà è che, in Italia, abbiamo già assistito in passato a numerosi casi simili, in cui bambini sono morti insieme alle loro madri. La differenza, in questo caso, è che questa storia si rivela essere la più ingannevole e la più sfruttata mediaticamente.
In questa mia lunga inchiesta personale, articolata in quattro volumi, scoprirete come molti abbiano mentito su questo caso – da entrambe le parti.
Anche alcuni testimoni, compreso l’unico superstite della strage, Mario Frigerio, hanno dichiarato il falso. Per quanto riguarda quest’ultimo, non tanto sulla sua dichiarazione iniziale, in cui identificava un aggressore dalla pelle olivacea, probabilmente straniero; ma piuttosto per quanto concerne il racconto che ha fatto su sua moglie, Valeria Cherubini, che – secondo lui – sarebbe uscita col cane dopo che Raffaella Castagna e i suoi familiari erano già stati aggrediti. Inoltre, sostenere di essere stati attaccati mortalmente durante il corso dell’incendio è, secondo me, falso. Perché dimostrerò, che questi due coniugi sono stati in realtà aggrediti prima che l’incendio fosse innescato.
Per quanto riguarda ciò che accadde esattamente a questi due coniugi e alle vittime principali del massacro – Raffaella e il piccolo Youssef – vi dimostrerò, con vecchie e nuove prove, come tutti loro siano stati aggrediti nella palazzina in cui vivevano (ad eccezione di Paola Galli, madre di Raffaella, che quella sera si trovava come ospite e fu anch’ella brutalmente uccisa lì). E dimostrandovi persino: che i due imputati, loro ex vicini, furono assoldati per compiere questa strage da Azouz Marzouk, ex marito di Raffaella e padre del piccolo Youssef, il quale non presente in Italia il giorno del delitto, perché soggiornava in Tunisia, già da due settimane.
In ogni caso, scoprirete come alcuni elementi a favore dei due imputati siano stati edulcorati ad arte dai loro legali e dai sostenitori della loro innocenza, per rafforzare la tesi della loro estraneità ai fatti.
Allo stesso tempo, gli inquirenti della procura di Como hanno, a mio avviso, manipolato e alterato alcuni elementi per costruire un impianto accusatorio univoco e chiuso, incentrato esclusivamente su di loro. Per fare in modo che non si venisse a credere che i vero responsabili di questo crimine mortale fosse proprio lui, il tunisino Azouz Marzouk.
Di lui si ritiene persino che, all’epoca, fosse a capo di una rete di spacciatori composta da fratelli e cugini, attivi sul territorio italiano. E che circa due anni prima della tragedia è lo stato arrestato per aver commesso questo tipo di reato. Una loro banda, comunque, che secondo le mie indagini, potrebbe aver partecipato all’efferato delitto, insieme ai due coniugi. E che pertanto, costoro potrebbero averli aiutati a compiere questo crimine urtare contro i loro vicini. E Azouz sarebbe stato estraneo ai fatti, date che soggiornava nel suo paese il giorno della disgrazia.
Ad ogni modo, ogni dettaglio verrà illustrato al momento opportuno. Spiegandovi del perché, lui voleva eliminare la sua famiglia italiana, e come riuscì ad assoldare i due coniugi, e perché costoro si lasciarono coinvolgere – o forse conquistare – da lui.
Ma in questa macabra storia, sembrerebbe che anche altri individui, residenti nella palazzina, abbiano avuto un ruolo nel favorire l’esecuzione di questo piano omicida.
Ora, però, è giunto il momento di abbattere questo muro di speculazioni e ipocrisie, affinché tutti possano finalmente conoscere la vera verità
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