STORIA DI GIULIETTA E ROMEO (eBook)

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Luigi Da Porto
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Compatibilità: Tutti i dispositivi
Lingua: it
Editore: niccia
Codice EAN: 1230003829349
Anno pubblicazione: 2020
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Descrizione

Luigi da Porto (Vicenza, 1485 – Vicenza, 10 maggio 1529) è stato uno scrittore e storiografo italiano. Rampollo di una nobile famiglia vicentina, rimase orfano molto presto e venne allevato da diversi familiari. Completò l'educazione presso un parente di Urbino e frequentò numerosi letterati tra cui Pietro Bembo. Di indole ambiziosa, nel 1509 fu messo al comando di 50 cavalleggeri dalla Repubblica di Venezia, ma venne assegnato alle operazioni di frontiera in Friuli, lontano dai campi di battaglia che riteneva importanti. Affrontò diverse scaramucce con i reggimenti tedeschi, fino alla battaglia del 20 giugno 1511 vicino al fiume Natisone, in cui fu ferito al collo da una stoccata e rimase paralizzato[2]. Si ritirò così dalla vita militare, vivendo prima a Venezia e poi a Vicenza. Morì a Vicenza il 10 maggio 1429 per una non precisata malattia. Letterato fine e poco conosciuto, scrisse delle Rime, pubblicate nel 1539, e una settantina di Lettere storiche, pubblicate nel 1857, sugli avvenimenti politici e bellici seguiti alla lega di Cambrai. Della sua opera si ricorda soprattutto la novella che per prima narra il tormentato amore di Romeo e Giulietta. L'Historia novellamente ritrovata di due nobili amanti fu scritta tra il 1512 e il 1524 nella villa Da Porto di Montorso Vicentino. Di questa novella esistono attualmente quattro copie manoscritte non autografe. Dopo la morte di Da Porto, la novella fu stampata anonima a Venezia nel 1530 circa, e di nuovo nel 1535 con il suo nome. Successivamente fu ristampata, con la revisione linguistica di Pietro Bembo, insieme alle Rime nel 1539. Nei decenni successivi fu trasposta in diverse versioni (da Matteo Bandello, Gerardo Boldieri e Luigi Groto) e liberamente tradotta (da Pierre Boaistuau, Arthur Brooke e William Painter), e venne alla fine drammatizzata per il teatro da William Shakespeare attorno al 1595 e da Lope De Vega attorno al 1610. Gli elementi tipici della storia (l'amore contrastato, il matrimonio clandestino, la finta morte) si ritrovano sparsi in numerose opere precedenti; un racconto di Masuccio Salernitano, Mariotto e Ganozza del 1476, è quello che più si avvicina alla versione che scriverà Da Porto. La particolarità di questa novella rispetto alle precedenti è l'abilità nell'inserirne i fatti in una cornice verosimilmente storica: durante una pausa nei combattimenti in Friuli, in una marcia di trasferimento da Gradisca a Udine, l'arciere Pellegrino si assume il compito di consolare Luigi da una delusione d'amore, narrando una vicenda da cui si comprenda come «lo star molto nella prigion d'amore si disdica, sì tristi son quasi tutti è fini a' quali egli ci conduce, ch'è uno pericolo il seguirlo». Detta vicenda sarebbe un racconto assai diffuso nella sua città di origine, Verona, su due giovani amanti. Il conferire al racconto il carattere di una leggenda locale, inserita in un preciso momento della vita dello scrittore, serve a dare alla storia un fondamento di verità. La vicenda è opportunamente ambientata ai tempi di Bartolomeo della Scala, nel 1301-1304, a Verona, città che ai tempi di Da Porto era strategicamente importante per Venezia. I nomi delle due famiglie ostili, Cappelletti e Montecchi, si ritrovano nel Canto Sesto, v.106, del Purgatorio, e ancora da Dante è probabile che derivi il nome di Romeo, da Romeo di Villanova in Paradiso canto VI v.127. Montorso Vicentino, dimora dell'autore dopo le gravi ferite del Friuli, dista solo pochi chilometri da Montecchio Maggiore. Dalle finestre di villa Da Porto a Montorso la vista sulle maestose rocche scaligere di Montecchio, doveva apparire davvero suggestiva: è verosimile che tale immagine, di due castelli (ora chiamati Castelli di Romeo e Giulietta) quasi in contrapposizione tra loro, sia stata di ispirazione all'ideazione della novella, non fosse altro che per l'accostamento tra il nome di Montecchio e quello di Montecchi attribuit