Il tòpos del mese
Il Doppio e la Maschera

Tra inquietudine e conflitto interiore: storie in cui la dualità è protagonista

 

 

Con questa rubrica di Libraccio.it scopri i grandi temi della letteratura che dai grandi classici del passato fino ai bestseller di oggi non smettono di affascinare i lettori.

 

Ogni mese, un nuovo tòpos!

Via la Maschera

 

Il tema del doppio e della maschera ha origini antichissime. Divenuto un tema ricorrente in letteratura, vede le sue prime manifestazioni già nelle opere teatrali dell'antica Grecia. Da Euripide a Plauto, che iniziarono a usare questo tema come espediente comico per giocare con le contraddizioni dell'essere umano, fino a William Shakespeare, che proprio riprendendo I Menecmi di Plauto mise in scena una delle sue prime commedie, La commedia degli errori, opera teatrale di fine Cinquecento.

 

Più in generale, quello del Doppio e la Maschera è un tema letterario ricco di sfaccettature che va a indagare la dualità intrinseca dell'essere umano. Questa spesso viene rappresentata attraverso un gemello o alter ego del protagonista, che può essere del tutto reale oppure frutto dell'immaginazione dell'individuo. Dall'opposizione tra Bene e Male, Ricchezza e Povertà, ma anche Desiderio e Dovere: questo tòpos esplora temi profondi come l’identità, la moralità, la follia e il conflitto psicologico

Dal divertimento all'inquietudine: il Doppio nell'Ottocento

Il sosia di Fëdor Dostoevskij

Il dottor Jekyll e mr. Hyde

di Robert Louis Stevenson 

Il principe e il povero di Mark Twain 

Il Tòpos letterario del Doppio e la Maschera, fin dalle sue origini, ha messo in luce le contraddizioni della natura umana. A cambiare, però, nel corso degli anni, è stato il modo in cui questo espediente è stato utilizzato. Infatti, se nell'Antichità e nel Cinquecento questo tema aveva uno scopo più ludico, con il fine di suscitare divertimento e goliardia nel pubblico, nell'800 la questione è diversa. Inquietudine, tormento e oscurità sono le nuove parole d'ordine.


Uno degli esempi più lampanti del cambio di atmosfera e intenti è Il sosia di Fëdor Dostoevskij, in cui il protagonista, il consigliere titolare Goljadkin, durante una terribile notte novembrina vede camminare in lontananza un uomo, vestito e imbacuccato esattamente come lui, che gli provoca una vaga inquietudine. Messo piede nel suo appartamento, una terrificante sorpresa lo aspetta: seduto sul suo letto, trova il suo conoscente notturno, che non è altri che il suo sosia sotto tutti gli aspetti.


L'inquietudine raggiunge però il suo massimo apice con quello che può essere definito il romanzo simbolo del Doppio, Il dottor Jekyll e mr. Hyde di Robert Louis Stevenson. L'autore non si limita a dar vita alle inquietudini del dottor Jekyll attraverso il suo alter ego, Mr. Hyde; scrivendo questi due personaggi Stevenson compie anche un atto di denuncia nei confronti della società Vittoriana di fine Ottocento. Da una parte c'è Jekyll che rappresenta il perbenismo, l'eleganza e la rispettabilità, dall'altra c'è Hyde, in cui convergono nefandezze e corruzione.


Abbandonando invece per un attimo l'inquietudine dei due libri citati precedentemente, ecco Il principe e il povero di Mark Twain, che racconta il Tòpos attraverso due protagonisti identici nell'aspetto ma di provenienza sociale opposta: un principe e il figlio di un criminale. L'esempio perfetto che le sorti dell'esistenza per due personaggi apparentemente uguali è fortemente influenzata dalla loro provenienza sociale.

 

Il Novecento: la crisi del Sé

Confessioni di una maschera

di Yukio Mishima

Uno, nessuno e centomila

di Luigi Pirandello

Il visconte dimezzato di Italo Calvino

Se nell'Ottocento la riflessione è concentrata perlopiù sulla critica sociale e la visione dell'individuo in quanto cittadino, nel Novecento il Tòpos del Doppio e della Maschera prende piede diversamente. L'attenzione ritorna sul singolo in quanto tale, e sul concetto che tutte le maschere indossate nel corso della propria vita altro non sono che il risultato della percezione di sé rispetto al giudizio altrui.


In Confessioni di una maschera di Yukio Mishima, il giovane Kochan ha dovuto imparare fin da piccolo a vivere celando la propria autentica identità, facendo i conti con i propri desideri e le proprie inclinazioni nel Giappone imperiale prebellico. È così che Kochan è costretto a indossare la maschera e a raccontare le esperienze cruciali attraverso le quali è giunto a scoprire i propri desideri.


Se da una parte si decide di convivere con le proprie maschere, dall'altra è vero anche che può arrivare un momento di disgregazione di sé.

Questo è proprio ciò che accade al protagonista di Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello. Vitangelo Moscarda, infatti, diventa estraneo a se stesso quando scopre di essere una costruzione artefatta di quello che gli altri vogliono da lui.
Infine, Il visconte dimezzato di Italo Calvino racconta la bizzarra storia del visconte Medardo di Terralba che, colpito al petto da una cannonata, torna a casa diviso in due metà. Una cattiva, malvagia, prepotente, ma dotata di inaspettate doti di umorismo e realismo, l'altra gentile e altruista. Una scissione che vuole raccontare l'impossibilità di una piena realizzazione di sé.

 

Il Doppio e la Maschera nella Narrativa contemporanea

American psycho di Bret Easton Ellis

Fidanzati dell'inverno di Christelle Dabos

L'uomo duplicato di José Saramago 

E oggi? Il fascino del Tòpos del Doppio e della Maschera non è sparito. Anzi, lo possiamo trovare con sempre maggiore frequenza all'interno di diversi generi letterari, dalla Narrativa al Thriller, fino al Fantasy.

In American psycho di Bret Easton Ellis, Patrick Bateman è giovane, bello, ricco e vive a Manhattan, dove lavora a Wall Street. Di giorno la sua vita è quella del perfetto ragazzo della porta accanto, con il calare della notte diventa invece quella di un torturatore omicida. Un thriller che mette in luce, ancora una volta, il tema del Doppio attraverso la dualità di una stessa persona.


Un caso diverso e molto particolare è quello che riguarda la saga fantasy de' L'Attraversaspecchi di Christelle Dabos (di cui
Fidanzati dell'inverno è il primo di quattro volumi). In un universo composto da ventuno arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra vive Ofelia, che scoprirà di essere non solo il Doppio dell'Altro, un'entità sconosciuta che sta distruggendo l'ordine del mondo come l'ha sempre conosciuto, ma anche di essere la chiave fondamentale per fermare la distruzione.


L'uomo duplicato di José Saramago vede come protagonista del romanzo Tertuliano Máximo Afonso, un professore di Storia che non si ricorda né le ragioni del proprio matrimonio né del proprio divorzio. Le sue giornate sono tutte uguali e grigie, fino a quando noleggia una commedia leggera in videocassetta, ed eccolo faccia a faccia con una comparsa che è un autentico doppio. Da quel momento si ritrova a vivere una realtà parallela.

 

Una fonte inesauribile

 

Le contraddizioni umane sono sempre state fonte di grande ispirazione in qualsiasi epoca, e così il tema del Doppio e della Maschera che ne scaturisce.

Non ci sono infatti solo altri libri in cui ricorre questo tòpos, come Fight club di Chuck Palahniuk, La dodicesima notte di William Shakespeare, Il terzo gemello di Ken Follet e tanti altri, ma anche nell'Arte e nel Cinema.
Ne è un esempio l'opera Doppio segreto di Magritte, esponente del Surrealismo, che in questo dipinto mostra il baratro che separa l’essere dalla sua apparenza e l'enigmaticità della realtà.


Tra i numerosi film che trattano questo tema ricordiamo alcuni dei più iconici, da La maschera di ferro (1998) con protagonista Leonardo Di Caprio nei panni del malvagio Luigi XIV e dell'identico fratello, costretto poi a indossare una maschera di ferro e rinchiuso nelle prigioni; agli intramontabili adattamenti del romanzo Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, rispettivamente, Dorian Gray (2009) e Il ritratto di Dorian Gray (1945); fino alla simpatica commedia Disney Genitori in trappola (1998) con Lindsay Lohan nei panni di due piccole gemelle che si incontrano per caso e decidono di accordarsi per far riavvicinare i propri genitori.