E oggi? Il fascino del Tòpos del Doppio e della Maschera non è sparito. Anzi, lo possiamo trovare con sempre maggiore frequenza all'interno di diversi generi letterari, dalla Narrativa al Thriller, fino al Fantasy.
In American psycho di Bret Easton Ellis, Patrick Bateman è giovane, bello, ricco e vive a Manhattan, dove lavora a Wall Street. Di giorno la sua vita è quella del perfetto ragazzo della porta accanto, con il calare della notte diventa invece quella di un torturatore omicida. Un thriller che mette in luce, ancora una volta, il tema del Doppio attraverso la dualità di una stessa persona.
Un caso diverso e molto particolare è quello che riguarda la saga fantasy de' L'Attraversaspecchi di Christelle Dabos (di cui Fidanzati dell'inverno è il primo di quattro volumi). In un universo composto da ventuno arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra vive Ofelia, che scoprirà di essere non solo il Doppio dell'Altro, un'entità sconosciuta che sta distruggendo l'ordine del mondo come l'ha sempre conosciuto, ma anche di essere la chiave fondamentale per fermare la distruzione.
L'uomo duplicato di José Saramago vede come protagonista del romanzo Tertuliano Máximo Afonso, un professore di Storia che non si ricorda né le ragioni del proprio matrimonio né del proprio divorzio. Le sue giornate sono tutte uguali e grigie, fino a quando noleggia una commedia leggera in videocassetta, ed eccolo faccia a faccia con una comparsa che è un autentico doppio. Da quel momento si ritrova a vivere una realtà parallela.
Una fonte inesauribile
Le contraddizioni umane sono sempre state fonte di grande ispirazione in qualsiasi epoca, e così il tema del Doppio e della Maschera che ne scaturisce.
Non ci sono infatti solo altri libri in cui ricorre questo tòpos, come Fight club di Chuck Palahniuk, La dodicesima notte di William Shakespeare, Il terzo gemello di Ken Follet e tanti altri, ma anche nell'Arte e nel Cinema.
Ne è un esempio l'opera Doppio segreto di Magritte, esponente del Surrealismo, che in questo dipinto mostra il baratro che separa l’essere dalla sua apparenza e l'enigmaticità della realtà.
Tra i numerosi film che trattano questo tema ricordiamo alcuni dei più iconici, da La maschera di ferro (1998) con protagonista Leonardo Di Caprio nei panni del malvagio Luigi XIV e dell'identico fratello, costretto poi a indossare una maschera di ferro e rinchiuso nelle prigioni; agli intramontabili adattamenti del romanzo Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, rispettivamente, Dorian Gray (2009) e Il ritratto di Dorian Gray (1945); fino alla simpatica commedia Disney Genitori in trappola (1998) con Lindsay Lohan nei panni di due piccole gemelle che si incontrano per caso e decidono di accordarsi per far riavvicinare i propri genitori.