• Informati al meglio sulla scuola che vuoi frequentare. Approfondisci la conoscenza dell'offerta formativa che la scuola offre agli studenti ed eventuali attività extra-curriculari, corsi, attività, ecc. Sono sicuramente un buon indice di qualità per valutare.
• Dai un’occhiata al mondo del lavoro. Cerca di capire quali sono le professioni del futuro e se quello che vorresti fare da grande ti consente di avere maggiori o minori opportunità di entrare subito nel mondo del lavoro.
• Segui i tuoi interessi. Se la matematica non fa per te evita di iscriverti ad un liceo scientifico. Allo stesso modo, se odi la letteratura e le lingue non ti iscrivere ad un liceo classico o linguistico. Studiare materie che non piacciono può risultare problematico
• Fatti consigliare. Esponi i tuoi timori ed i tuoi dubbi a insegnati e genitori e fatti aiutare a fare la scelta giusta. Ascolta il loro punto di vista e chiedi spiegazioni, poni obiezioni. Fai tutto ciò che è utile per schiarirti le idee.
• …ma ragiona con la tua testa! Non scegliere il tipo di scuola solo perché ci si iscriverà la tua migliore amica o il tuo ragazzo. Non è detto che i vostri interessi coincidano. La scelta della scuola deve essere personale e non basata sulle scelte degli altri.
Alla fine della terza media gli studenti si trovano davanti a un bivio e devono rispondere a questa domanda: “A quale scuola superiore mi iscrivo?”.
Si tratta di una scelta molto importante perché può determinare quello che si farà “da grandi”. Orientarsi tra i numerosi indirizzi scolastici non è facile. Licei, Istituti Tecnici, Istituti Professionali… le opzioni da vagliare sono tante e la decisione dipende sia dalla propensione e l’attitudine allo studio che dalle ambizioni lavorative. È necessario quindi cercare di capire prima di tutto per quale tipo di scuola si è più portati e dare un’occhiata all'offerta formativa dei diversi istituti per capire quali siano i piani di studio, le conoscenze che permettono di acquisire, quali prospettive di studio o di lavoro offrano. Ad esempio, se si sceglie di frequentare un liceo bisogna tener presente fin da subito che questa scuola è pensata per chi intende continuare a studiare all’università. Al liceo non si impara un mestiere ma un metodo di studio che servirà per affrontare gli anni universitari. I licei sono sei (classico, scientifico, artistico, linguistico, scienze umane, musicale e coreutico) e tutti abbastanza diversi tra loro. Oltre alle materie comuni, infatti, i diversi indirizzi si distinguono per l’insegnamento di discipline specifiche. Gli istituti tecnici e gli istituti professionali sono una valida alternativa per chi non è dell’idea di studiare per altri 5 anni dopo la maturità.
Gli istituti tecnici formano lo studente dal punto di vista tecnico e pratico e sono un’ottima preparazione per il mondo del lavoro, grazie ai laboratori pratici e alla possibilità di fare tirocini in azienda. Alla fine del percorso di studi si ottiene un diploma di tecnico specializzato, spesso richiesto nel mercato del lavoro. Allo stesso tempo la preparazione scolastica è molto ampia e ti permette di frequentare comunque l’università. Gli indirizzi sono 11, divisi tra il settore economico (amministrazione, finanza e marketing, turismo) e il settore tecnologico (meccanica, meccatronica ed energia, trasporti e logistica, elettronica ed elettrotecnica, informatica e telecomunicazioni grafica e comunicazione, chimica, materiali e biotecnologie, sistema moda; agraria, agroalimentare e agroindustria, costruzioni, ambiente e territorio).
Per chi invece è propenso ad entrare subito nel mondo del lavoro, gli istituti professionali sono una buona scelta per la carriera futura. Questa tipologia di scuole offre un’istruzione generale e tecnico-professionale che consente di sviluppare saperi e competenze necessarie per rispondere alle esigenze del settore produttivo di riferimento. Gli indirizzi degli istituti professionali sono 6: 2 nel settore Industria e Artigianato (produzioni industriali e artigianali, manutenzione e assistenza tecnica) e 4 nel settore dei Servizi (servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, servizi socio-sanitari, servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, servizi commerciali).
