La zia Julia e lo scribacchino

Il romanzo contiene molti elementi autobiografici. Ambientato a Lima, in Perù, negli anni Cinquanta, ci presenta il diciottenne Mario, studente di legge e scrittore di bollettini giornalistici per il Servizio Informazioni di Radio Panamericana, dove conoscerà il bizzarro Pedro Camacho, autore di romanzi radiofonici.
A Lima è appena arrivata anche una parente di Mario, la zia Julia, ex-moglie di uno zio. Tra i due nascerà una storia d’amore, nonostante la donna sia molto più grande, che all’inizio verrà tenuta segreta per paura di uno scandalo familiare. Quando i genitori scoprono la verità, decidono di recarsi a Lima per dissuadere il figlio, che nel frattempo riesce a sposare la donna pur essendo minorenne.
La narrazione alterna le vicende dell’amore tra Mario e Julia con i capitoli dei radio romanzi narrati da Camacho, uno scrittore molto prolifico e dotato di una fervida immaginazione, diventato famoso come il “Balzac creolo”. Popolare per le sue trame complesse e drammatiche, oberato di lavoro, egli inizia a confondere personaggi e situazioni, dando vita a trame deliranti e incongruenti, mettendo in difficoltà gli ascoltatori che non riescono più a seguirlo. Verrà rinchiuso in manicomio.
Alla fine troviamo Mario ormai cinquantenne, affermato scrittore in Europa, dopo il divorzio dalla zia Julia, che torna a Lima per trovare i vecchi amici, tra cui Camacho che, uscito di manicomio, lavora come facchino per un quotidiano.

Fonte: Wuz.it