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Omero

Odissea

Riassunto

Poema in 24 libri in esametri.
Narra il ritorno di Odisseo/Ulisse a Itaca e la riconquista del regno, dopo la caduta di Ilio.
L'azione, che dura trentaquattro giorni, si sviluppa intorno a due trame parallele, le avventure di Telemaco alla ricerca del padre (Telemachia) e il racconto delle peregrinazioni di Odisseo, che si ricongiungono quando entrambi ritornano in patria e insieme compiono la vendetta sui Proci (pretendenti alla mano di Penelope).

Libro I - Odisseo/Ulisse è trattenuto per volere di Poseidone, irato con l'eroe che gli ha accecato il figlio Polifemo, nell'isola Ogigia presso la ninfa Calipso. Mentre Poseidone è dagli Etiopi, gli altri dei discutono la sorte di Odisseo e Atena ottiene da Zeus il consenso al ritorno del suo protetto in patria. Ermes recherà a Calipso l'ordine di lasciar partire l'eroe e Atena, assunte le sembianze di Mentes re dei Tafi, rivelerà a Telemaco che il padre è vivo e lo indurrà a partire alla sua ricerca. Telemaco accortosi che una divinità gli ha parlato è animato da nuovo coraggio e si prepara ad affrontare i Proci, nobili greci che da tempo invadono la sua casa e aspirano alla mano di Penelope.

Libro II - Riunita un'assemblea popolare Telemaco chiede aiuto agli itacesi contro i Proci. Antinoo, il loro capo, gli rammenta la promessa di Penelope: terminala la tessitura di una tela per il suocero Laerte, ella avrebbe scelto come sposo uno dei pretendenti; in realtà di notte Penelope sfilava ciò che di giorno tesseva. Inoltre i Proci negano a Telemaco la nave che egli aveva chiesto. Atena, sotto le spoglie di Mentore, lo aiuta a trovarne una con la quale il giovane, di notte senza informare nessuno se non la nutrice Euriclea, parte.

Libro III - Telemaco accompagnato da Atena-Mentore giunge a Pilo. Il re Nestore lo accoglie affettuosamen­te, gli racconta il ritorno di molti eroi greci da Troia, ma non è in grado di dirgli nulla del padre. Telemaco par­te quindi alla volta di Sparta. Atena scompare sotto for­ma di aquila.

Libro IV - A Sparta il re Menelao e la moglie Elena raccontano le imprese compiute a Troia da Odisseo e an­che il suo soggiorno a Ogigia. Intanto ad Itaca i Proci tramano contro Telemaco e gli preparano un agguato sulla via del ritorno. Penelope viene a conoscenza dei loro piani, ma Atena in sogno la rassicura.

Libro V - Davanti agli dei nuovamente riuniti a consiglio Atena deplora le sofferenze di Odisseo. Zeus decide al­lora di inviare Ermes da Calipso. La ninfa ubbidiente al­la volontà degli dei lascia che Odisseo costruisca una zattera con la quale prendere il largo. Dopo diciotto giorni di navigazione Poseidone, accortosi di lui mentre torna dagli Etiopi, scatena una tempesta. Odisseo si salva gra­zie alla cintura della dea Leucotea e dopo tre giorni rag­giunge naufrago la spiaggia dell'isola di Scheria, la ter­ra dei Feaci, dove cade addormentato.

Libro VI - Nausicaa, figlia del re dei Feaci Alcinoo, in­dotta da un sogno mandato da Atena, si reca con le an­celle alla spiaggia. Odisseo si sveglia alle grida delle fanciulle che giocano a palla e appare loro. Atterrite es­se fuggono. Solo Nausicaa, colpita dalla prestanza di lui, resta e lo invita a seguirla in città.

Libro VII - Avvolto da Atena in una nube, Odisseo giun­ge al palazzo di Alcinoo e si getta supplice davanti al­la regina Arete. Arete e Alcinoo gli offrono ospitalità e dopo aver ascoltato il racconto della navigazione dal­l'isola Ogigia e del naufragio gli promettono di ricondurlo a Itaca.

Libro VIII - Durante un banchetto offerto in onore del­l'eroe, l'aedo Demodoco canto le imprese della guerra di Troia. Odisseo turbato fa interrompere il canto. Du­rante i giochi l'eroe mostra il suo valore e vince tutti. Al secondo banchetto Demodoco racconta l'inganno del cavallo di legno e la caduto di Troia. Odisseo si com­muove e Alcinoo chiede all'eroe chi egli sia.

Libro IX - Odisseo si rivela e racconta. Dopo la caduta di Troia, sfuggito agli attacchi dei Ciconi, Odisseo e i suoi compagni giungono presso i Lotofagi, il cui cibo toglie la memoria. Arrivano poi nella terra dei Ciclopi, giganti pastori con un solo occhio in mezzo alla fronte. Prigioniero del ciclope Polifemo Odisseo con l'astuzia riesce a liberare sé e i compagni. Stordisce Polifemo offrendogli un vino delizioso e mentre il gigante è addormentato con un palo infuocato lo acceca. A Polife­mo, che cieco tenta invano di impedire la fuga e chie­de a Odisseo il suo nome, l'eroe risponde di chiamarsi Nessuno. Polifemo invoca allora su Odisseo-Nessuno l'ira del padre Poseidone.

Libro X - Favoriti da un vento propizio mandato da Eo­lo, Odisseo e compagni si rimettono in navigazione. I compagni aprono però l'otre dei venti che l'eroe porta­va con sé e si scatena una tempesta che li spinge nel pae­se dei Lestrigoni. Attaccati dai giganteschi Lestrigoni es­si perdono le navi e con l'unica rimasta fuggono verso l'isola di Aia. Qui Circe trasforma in porci un gruppo di compagni di Odisseo. Avuta da Ermes l'erba magi­ca moly Odisseo salva i compagni e resta un anno pres­so la dea Circe innamorata di lui. Quando Odisseo le esprime il desiderio di tornare in patria la dea lo man­da prima negli Inferi.

Libro XI - Odisseo raggiunge il paese dei Cimmeri. Compiuti i sacrifici scende negli Inferi. Nel regno dei morti incontra il vate Tiresia, che gli svela il motivo del­l'ira di Poseidone, il difficile ritorno in patria e la mor­te in terra straniera; vede poi la madre Anticlea, Agamennone, Achille e mitici eroi come Tantalo e Sisifo.

Libro XII - Tornato da Circe Odisseo riparte dopo aver saputo dalla dea come sfuggire i molti rischi che lo at­tendono. Giunto per mare presso le Sirene, Odisseo per sfuggire al loro irresistibile canto ottura con la cera le orecchie dei compagni e lega se stesso all'albero della nave. Attraverso lo stretto di Scilla e Cariddi costeggia il promontorio di Scilla, abitato dal mostro a sei teste, per evitare i gorghi di Cariddi. Sbarca in Trinacria, do­ve i compagni tormentati dalla fame uccidono alcune giovenche della mandria del Sole. Essi periscono poi in mare durante una tempesta suscitata dal dio. Odisseo naufrago approda all'isola Ogigia.

Libro XIII - Terminato il racconto Odisseo con una ra­pidissima navigazione è ricondotto dai Feaci nella sua Itaca. Atena si presenta all'eroe in veste di pastore e in­sieme decidono come affrontare i Proci. La dea tra­sforma il suo protetto in un vecchio mendicante e gli consiglia di recarsi dal porcaio Eumeo.

Libro XIV - Da Eumeo, al quale racconta di essere un ricco cretese derubato, l'eroe riceve ospitalità e viene informato delle prepotenze dei Proci e della fedeltà di Penelope.

Libro XV - Eumeo racconta inoltre a Odisseo del padre Laerte e di come egli, figlio del re di Siria, gli sia stato venduto dai Fenici che lo avevano rapito. Intanto a Spar­ta Atena suggerisce a Telemaco di tornare a Itaca e re­carsi da Eumeo e gli indica come sfuggire alle insidie dei Proci. Telemaco sbarcato ad Itaca va da Eumeo.

Libro XVI - Odisseo si svela al figlio e i due meditano insieme la vendetta. Eumeo va da Penelope ad annun­ciarle il ritorno del figlio, poi torna alla capanna.

Libro XVII - Il giorno seguente Eumeo, Odisseo e Te­lemaco si recano alla reggia. Odisseo viene riconosciuto dal vecchio cane Argo, che dopo averlo salutato muo­re ai suoi piedi. Odisseo mendica tra i Proci e Antinoo gli lancia uno sgabello e lo colpisce.

Libro XVIII - Odisseo vince al pugilato il mendicante Ire. Penelope si mostra e illudendo così i presenti sul­la possibilità di un nuovo matrimonio riceve ricchi do­ni.

Libro XIX - Odisseo e Telemaco portano via dalla sala le armi. Mentre la vecchia nutrice Euriclea lava i piedi di Odisseo, lo riconosce. L'eroe la costringe a tacere. Pe­nelope svela al mendicante la sua decisione di propor­re ai Proci il giorno seguente una gara con l'arco per sce­gliere il pretendente alle nozze.

Libro XX - Durante la notte Odisseo, sdegnato per quan­to avviene nella sua casa, medita la vendetta. All'alba è incoraggiato da favorevoli presagi. Mentre si allesti­sce il banchetto, Odisseo è insultato da Melanzio e Ctesippo gli lancia contro senza colpirlo un piede di por­co.

Libro XXI - Penelope porta l'arco di Odisseo perché i Proci si sfidino nel lanciare una freccia e farla passare attraverso gli anelli di dodici scudi. Telemaco dispone a terra le scuri. I Proci tentano invano di tendere l'arco. Odisseo ottiene di provare e riesce facilmente a scoc­care la freccia. I Proci impallidiscono mentre Telema­co impugna la spada.

Libro XXII - Si compie la vendetta. Uno dopo l'altro tut­ti i Proci cadono. Le ancelle che avevano frequentato i loro letti sono impiccate. Solo il cantore Femio e l'a­raldo Medonte vengono risparmiati.

Libro XXIII - Penelope non riesce ancora a credere che Odisseo sia tornato. Ella crede si tratti di un nume. Ma quando l'eroe, lavato e reso più bello da Atena, svela al­la moglie il segreto della costruzione del loro letto nu­ziale, i suoi dubbi svaniscono. Marito e moglie si rac­contano le passate sventure.

Libro XXIV - Ermes conduce nell'Oltretomba le anime dei Proci, che parlano con Achille e Agamennone. In­tanto Odisseo si reca dal padre Laerte e lo riconduce con sé alla reggia. Il padre di Antinoo per vendicare il figlio suscita una rivolta degli itacesi. Interviene allora Ate­na che ristabilisce la pace tra Odisseo e il suo popolo.

Fonte: Wuz.it

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