Il Milione

Scritta intorno al 1298 da tale Rustichello da Pisa, prigioniero a Genova insieme al veneziano Marco Polo (catturato durante la battaglia navale di Curzola tra veneziani e genovesi), che scrisse sotto dettatura di quest’ultimo, l’opera racconta i viaggi in Oriente di Marco Polo in qualità di mercante e ambasciatore. Il testo fu composto da Rustichello originariamente in lingua d'oïl mista a termini veneziani e italiani. È giunta fino a noi una redazione in lingua franco-veneta che sembra essere molto vicina all’originale perduto.

Il Milione fu un testo molto importante per l’immagine dell’Oriente che ha contribuito a diffondere in Occidente e la crescita di un nuovo atteggiamento di curiosità verso terre lontane all’epoca ancora avvolte nel mito. Il Milione fu anche un successo incredibile: fu trascritto e tradotto in molte lingue (sono attestati circa centocinquanta manoscritti) e dopo la diffusione della stampa ebbe un numero enorme di edizioni.

Il centro del racconto è rappresentato dall’arrivo di Marco Polo alla corte del Gran Khan in Mongolia. Qui trova un mondo caratterizzato da una perfetta organizzazione statale e commerciale. L’interesse dell’autore, oltre che sugli aspetti produttivi e commerciali (non dimentichiamo che era in primo luogo un mercante!), si concentra sulle usanze, sulle superstizioni e sui riti religiosi dei popoli con cui entra in contatto, per quanto il suo pensiero razionale non sia interessato a coglierne il significato più profondo. Si sofferma curioso su particolari meravigliosi, e non perde occasione per demolire le false credenze dei contemporanei.

Fonte: Wuz.it