CATALOGO LIBRI

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Studiamo la Storia

Risorgimento e Unità d’Italia

Il secondo capitolo della rubrica di Libraccio.it dedicata alla Grande Storia. Approfondisci e ripassa le tappe fondamentali del processo storico che portò all’indipendenza e all’unità dell’Italia dopo secoli di dominio straniero grazie all’azione di grandi patrioti.

Scrittori e patriottismo

Grandi letterati che hanno trasmesso un profondo attaccamento alla patria

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Romanzi storici

Classici e libri di grandi autori di ambientazione risorgimentale

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Saggi per farsi un’idea

Fasi, scontri e date cruciali che hanno portato all'unificazione italiana

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I protagonisti del risorgimento

Vita e ideali degli uomini che hanno fatto della nostra penisola una nazione unita

Giuseppe Mazzini

Il fondatore della “Giovane Italia” il cui ideale era di rendere l’Italia “una, libera, indipendente, repubblicana”

Camillo Benso
conte di Cavour

Politico lungimirante, le cui azioni furono ispirate ai principi del liberalismo europeo

Giuseppe Garibaldi

Il condottiero che guidò la Spedizione dei Mille, l’impresa più importante tra quelle risorgimentali

RIPASSA LA STORIA DEL RISORGIMENTO

1815

A seguito del congresso di Vienna, L’Italia viene frammentata in diversi stati, la maggior parte di questi controllati dall’Austria. In apparenza l'ordine sembrava ristabilito, ma nelle menti degli intellettuali e popolo, gli ideali ed i nuovi pensieri introdotti dalla Rivoluzione francese non si erano affatto sopiti.

1820-21

I governi furono messi a dura prova da società segrete rivoluzionarie come la Carboneria e la Massoneria, nate con l’obiettivo di raggiungere l’indipendenza dai governi stranieri e l’instaurazione di governi democratici. I moti ebbero risultati parziali e temporanei. In breve tempo i governi indipendenti furono soppressi e i rivoltosi sconfitti.

1830-31

Una seconda ondata di moti rivoluzionari ebbe origine all’interno del Ducato di Modena, dove il capo della carboneria locale Ciro Menotti strinse un patto con Francesco IV d’Asburgo che reggeva il Ducato. Dopo il tradimento del duca, le truppe austriache repressero gli insorti ristabilirono l’ordine iniziale

1848

Il 1848 è un anno di grandi moti rivoluzionari a cominciare da Palermo, dove Ferdinando II fu obbligato a concedere una Costituzione, imitato in seguito da Leopoldo II di Toscana e da Carlo Alberto di Savoia che concesse lo Statuto Albertino. Le rivolte divampano anche a Milano e Venezia che si ribellano al potere degli Asburgo.

1848-49

A seguito delle vittoriose Cinque giornate di Milano iniziò la prima guerra d’indipendenza nazionale, guidata da Carlo Alberto che varcò in armi il Ticino. Ma l’illusione durò poco. La defezione di Pio IX e degli altri sovrani alleati portò al crollo del Regno di Sardegna e all’abdicazione di Carlo in favore del figlio Vittorio Emanuele II

1859 -1860

Grazie agli accordi di Plombières tra Camillo Benso di Cavour, capo del governo del Regno di Sardegna, e Napoleone III, la seconda guerra d’indipendenza si conclude con la conquista della Lombardia. Con i Plebisciti autunnali del 1860, dopo il successo della Spedizione dei Mille, i territori conquistati diventarono parte integrante del Regno d’Italia che venne dunque proclamato il 17 marzo 1861 con Re Vittorio Emanuele II

1866-1870

Il patto d’alleanza fra il primo ministro prussiano Otto von Bismarck e il generale Alberto La Marmora portò alla Guerra austro-prussiana, nota sul fronte italiano con il nome di Terza guerra di indipendenza. Il conflitto si chiuse il 3 ottobre 1866 con il trattato di Vienna e l’acquisizione del Veneto e del Friuli all’Italia. Il 20 Settembre 1870 inizia l’assalto delle truppe guidate dal generale Raffaele Cadorna a Roma, che verrà annessa al Regno d’Italia e proclamata capitale