L'enigma delle fragole

Un thriller storico ispirato all'opera del pittore Hieronymus Bosch (1460-1516): "Trittico delle Fragole" (o "Giardino delle Delizie") è stato chiamato infatti uno dei suoi dipinti più noti e più misteriosi. Il romanzo dunque mette a fuoco i possibili significati di immagini pittoriche dal forte contenuto simbolico: la lussureggiante vegetazione raffigurata negli enigmatici dipinti di Bosch nasconde forse un messaggio che nessuno è ancora riuscito a decifrare? I personaggi (alcuni realmente esistiti, altri immaginari) sono collegati in vario modo all'interpretazione dell'immaginifica ed allusiva produzione del pittore fiammingo. La narrazione (che finisce così per intercettare anche temi che le recenti vicende della nostra epoca hanno reso drammaticamente stringenti ed attuali) si sviluppa su diversi piani temporali, svolgendosi parte ai giorni nostri, parte nel passato, con riferimenti storici ed artistici molto fedeli ed accuratamente documentati. Nel presente, un variegato gruppo di studiosi si trova ad indagare su una serie di strani dipinti... Seguendo le tracce di un prezioso documento cinquecentesco fortunosamente recuperato e faticosamente interpretato, essi riusciranno infine a risolvere un enigma denso di conseguenze concrete e di possibili sviluppi per l'umanità intera. Tutto inizia infatti a Cambridge,quando, nel cuore di una notte piena di nebbia, l'elegante professor Conrad Bigtour, decano della Facoltà di Storia, riceve una tela incomprensibile, omaggio di un suo amico, un medico di Tolosa appassionato d'arte e di antiche piante medicinali. I due amici si troveranno coinvolti, assieme ad un giovane italiano, studioso di esoterismo rinascimentale e ad un ricercatore californiano del Dipartimento di Genetica, in un' avventurosa ricerca fra presente e passato. Lo sviluppo della loro ricerca li proietta infatti in epoche lontane: il 1500, e, ancora più indietro nel tempo, il 1348. Questo secondo periodo,il 1348-49, nel quale vengono ambientati l'antefatto remoto e la chiave di lettura dell'intera vicenda, è quello in cui si diffuse in tutt' Europa una devastante epidemia di peste: in quell'anno uno speziale, un sant'uomo scopre una pianta dalle straordinarie proprietà... «Il tipico "orto dei semplici" che adornava i chiostri dei benedettini, dei cistercensi, era un luogo di scienza, di lavoro e di meditazione: lì si contemplava la bellezza e sapienza del Creato, si sperimentavano le proprietà curative delle erbe medicinali, e si elaboravano misture di cui, purtroppo, non sempre siamo riusciti a conservare i segreti...»: così annoterà, nel testo, sir Reginald Dickens, un amabile vecchio antiquario destinato a ricoprire un ruolo non piccolo nell'intera vicenda. Il mistero che i nostri eroi devono affrontare riguarda dunque antichi saperi e conoscenze legate a sconosciute piante medicinali: ciò li esporrà a rischi, perché soggetti privi di scrupoli ed agguerrite aziende farmaceutiche cercheranno di approfittare della situazione, minacciandoli costantemente e lasciando dietro di sé una scia di morti sospette e di efferati delitti. I protagonisti dovranno allora, recuperando manufatti dispersi lungo i sentieri della storia e testimonianze di varie epoche, spostarsi nel tempo. ed anche nello spazio: Cambridge, Tolosa, Padova, Bari... Le connessioni che man mano vengono alla luce li porteranno infatti a confrontarsi con luoghi diversi ed anche (soprattutto nel caso dell'affascinante professor Bigtour) con nodi irrisolti del proprio passato. Dopo incontri e traversie di ogni genere, i protagonisti riusciranno finalmente a gettare un po' di luce su un complesso disegno che intreccia esoterismo ed arte, storia e medicina, passato, presente e futuro. Fino all'ultimo essi saranno incalzati da pericolosi antagonisti, determinati ad impadronirsi a qualunque costo della loro preziosa scoperta: trovare la soluzione e svelarla al mondo sarà l'unico modo per salvarsi.