Pensiero giuridico romano e teologia cristiana tra il I e il V secolo

Pronto per la spedizione in 1 giorno lavorativo
nuovo € 22,00
Compra nuovo

Paga con Klarna in 3 rate senza interessi per ordini superiori a 39 €.

Editore: Giappichelli
Codice EAN: 9788892136311
Anno edizione: 2020
Anno pubblicazione: 2020
Dati: XI-142 p., rilegato

Note legali

NOTE LEGALI

a) Garanzia legale, Pagamenti, Consegne, Diritto di recesso
b) Informazioni sul prezzo
Il prezzo barrato corrisponde al prezzo di vendita al pubblico al lordo di IVA e al netto delle spese di spedizione
Il prezzo barrato dei libri italiani corrisponde al prezzo di copertina.
I libri in inglese di Libraccio sono di provenienza americana o inglese.
Libraccio riceve quotidianamente i prodotti dagli USA e dalla Gran Bretagna, pagandone i costi di importazione, spedizione in Italia ecc.
Il prezzo in EURO è fissato da Libraccio e, in alcuni casi, può discostarsi leggermente dal cambio dollaro/euro o sterlina/euro del giorno. Il prezzo che pagherai sarà quello in EURO al momento della conferma dell'ordine.
In ogni caso potrai verificare la convenienza dei nostri prezzi rispetto ad altri siti italiani e, in moltissimi casi, anche rispetto all'acquisto su siti americani o inglesi.
c) Disponibilità
I termini relativi alla disponibilità dei prodotti sono indicati nelle Condizioni generali di vendita.

Disponibilità immediata
L'articolo è immediatamente disponibile presso Libraccio e saremo in grado di procedere con la spedizione entro un giorno lavorativo.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Disponibile in giorni o settimane (ad es. "3-5-10 giorni", "4-5 settimane" )
L'articolo sarà disponibile entro le tempistiche indicate, necessarie per ricevere l'articolo dai nostri fornitori e preparare la spedizione.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Prenotazione libri scolastici
Il servizio ti permette di prenotare libri scolastici nuovi che risultano non disponibili al momento dell'acquisto.

Attualmente non disponibile
L'articolo sarà disponibile ma non sappiamo ancora quando. Inserisci la tua mail dalla scheda prodotto attivando il servizio Libraccio “avvisami” e sarai contattato quando sarà ordinabile.

Difficile reperibilità
Abbiamo dei problemi nel reperire il prodotto. Il fornitore non ci dà informazioni sulla sua reperibilità, ma se desideri comunque effettuare l'ordine, cercheremo di averlo nei tempi indicati. Se non sarà possibile, ti avvertiremo via e-mail e l'ordine verrà cancellato.
Chiudi

Descrizione

«Nelle tre parole del titolo - Scriptores iuris Romani - dell'imponente ricerca di cui fa parte questo libro è nitidamente condensato un rovesciamento storiografico: quello intrapreso e avviato nei due volumi della Palingenesia iuris civilis di Otto Lenel, pubblicati nel 1889, che riportarono l'attenzione sugli antichi autori le cui opere erano servite a elaborare una parte molto rilevante del diritto romano. Gli specialisti sanno bene che è proprio un cambiamento totale negli studi di storia del diritto quello allora introdotto da Lenel e continuato da quanti partecipano adesso all'impresa degli Scriptores iuris Romani. "Con i nostri libri, noi cercheremo di portare avanti il suo lavoro, e, per certi versi, di dargli compimento" ha dichiarato esplicitamente Aldo Schiavone nelle pagine introduttive dell'edizione dei frammenti sopravvissuti delle opere di Quinto Mucio Scevola, discusso da Cicerone, edizione che è stata il primo frutto di questa importante impresa culturale. Lo scopo della ricerca è infatti avvicinarsi il più possibile al pensiero dei giuristi romani i cui scritti sono stati solo in parte trasmessi nel Corpus iuris civilis. Con questa realizzazione tardoantica, così denominata a partire dal Rinascimento, si lavorò infatti antologicamente sui testi degli antichi autori, che vennero condensati nei Digesta tra gli anni trenta e quaranta del VI secolo per decisione di Giustiniano, come nel cuore del medioevo ricordava Dante: «Cesare fui e son Iustiniano, che per voler del primo amor ch'í' sento, d'entro le leggi trassi il troppo e il vano», evocativa e perfetta sintesi non a caso collocata tra le prime parole del grande imperatore bizantino nel sesto canto del Paradiso...»(Dall'Introduzione)