La «Casabella» di Vittorio Gregotti. Temi e confini di un progetto culturale

Marco Francesco Pippione
Pronto per la spedizione in 1 giorno lavorativo
nuovo € 24,00
Compra nuovo

Paga con Klarna in 3 rate senza interessi per ordini superiori a 39 €.

Editore: Franco Angeli
Collana: Architettura
Codice EAN: 9788891786999
Anno edizione: 2019
Anno pubblicazione: 2019
Dati: 170 p., brossura
Disponibile anche in eBook a € 18,99

Note legali

NOTE LEGALI

a) Garanzia legale, Pagamenti, Consegne, Diritto di recesso
b) Informazioni sul prezzo
Il prezzo barrato corrisponde al prezzo di vendita al pubblico al lordo di IVA e al netto delle spese di spedizione
Il prezzo barrato dei libri italiani corrisponde al prezzo di copertina.
I libri in inglese di Libraccio sono di provenienza americana o inglese.
Libraccio riceve quotidianamente i prodotti dagli USA e dalla Gran Bretagna, pagandone i costi di importazione, spedizione in Italia ecc.
Il prezzo in EURO è fissato da Libraccio e, in alcuni casi, può discostarsi leggermente dal cambio dollaro/euro o sterlina/euro del giorno. Il prezzo che pagherai sarà quello in EURO al momento della conferma dell'ordine.
In ogni caso potrai verificare la convenienza dei nostri prezzi rispetto ad altri siti italiani e, in moltissimi casi, anche rispetto all'acquisto su siti americani o inglesi.
c) Disponibilità
I termini relativi alla disponibilità dei prodotti sono indicati nelle Condizioni generali di vendita.

Disponibilità immediata
L'articolo è immediatamente disponibile presso Libraccio e saremo in grado di procedere con la spedizione entro un giorno lavorativo.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Disponibile in giorni o settimane (ad es. "3-5-10 giorni", "4-5 settimane" )
L'articolo sarà disponibile entro le tempistiche indicate, necessarie per ricevere l'articolo dai nostri fornitori e preparare la spedizione.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Prenotazione libri scolastici
Il servizio ti permette di prenotare libri scolastici nuovi che risultano non disponibili al momento dell'acquisto.

Attualmente non disponibile
L'articolo sarà disponibile ma non sappiamo ancora quando. Inserisci la tua mail dalla scheda prodotto attivando il servizio Libraccio “avvisami” e sarai contattato quando sarà ordinabile.

Difficile reperibilità
Abbiamo dei problemi nel reperire il prodotto. Il fornitore non ci dà informazioni sulla sua reperibilità, ma se desideri comunque effettuare l'ordine, cercheremo di averlo nei tempi indicati. Se non sarà possibile, ti avvertiremo via e-mail e l'ordine verrà cancellato.
Chiudi

Descrizione

La rivista "Casabella" durante la direzione di Vittorio Gregotti, dal 1982 al 1996, è stata una delle esperienze più interessanti di riflessione sulla teoria dell'architettura occorse nel recente passato, sostanzialmente per due ragioni. In primo luogo, per il merito dei contenuti: la fortuna critica delle riflessioni disciplinari sviluppate nelle sue pagine è indicativa della loro ricchezza e dell'alto profilo che il dibattito su "Casabella" ha raggiunto in quegli anni. In secondo luogo, per il metodo: la rivista si è sempre presentata al pubblico con l'ambizione di essere un "luogo" costitutivo di uno sguardo critico sulla realtà. In questo saggio viene proposta un'analisi del progetto culturale della rivista, attraverso il confronto sui temi, gli autori e i progetti pubblicati. A partire dagli editoriali e dalle critiche alle architetture di Alvaro Siza, Gino Valle, Oswald Mathias Ungers, James Stirling viene ripercorso il tentativo della rivista di affermare un "progetto di sintesi" capace di raccogliere eredità illustri e impegnative: dal 'mito della ragione' alla sua crisi. In un percorso di riferimenti culturali che spazia dall'umanesimo al 'progetto moderno' passando per l'età dei lumi, rimane per gli autori di "Casabella" un unico punto fermo: è l'architetto, visto come soggetto, unico vero centro della pratica architettonica, chiamato a farsi carico delle proprie responsabilità. La legittimazione all'atto progettuale non viene più affermata sulla base degli incrollabili principi che sono stati capaci di guidare le generazioni degli architetti moderni, ma a partire dalla constatazione di trovarsi di fronte all'ultima via rimasta per l'affermazione del proprio dover-essere.