Il suicidio dell'ambasciatore

Renato De Bernardo
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Editore: Libraccio Editore
Codice EAN: 9788885619906
Anno edizione: 2024
Anno pubblicazione: 2024
Dati: 168 p., brossura

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Descrizione

A Napoli, la squadra del vice questore Luca Annunziata è alle prese con indagini sul suicidio di una personalità diplomatica. Consapevole della delicatezza del caso, tutta la squadra investigativa sa che deve muoversi con i piedi di piombo per non urtare la suscettibilità di ambasciate e consolati coinvolti. Ne "Il suicidio dell'ambasciatore", Renato De Bernardo, già dirigente di vari commissariati nel territorio campano e in pensione da qualche anno, racconta una storia enigmatica dove nulla è ciò che sembra, un noir a tinte fosche che sposa il giallo e che si risolve con un colpo di scena assolutamente inaspettato e imprevedibile.

RECENSIONI

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Nando, 30 marzo 2024
Ho letto la storia in due giorni, avvinto dalla trama scorrevole e dal ritmo della narrazione. Piacevoli i frequenti flashback che sospendono momentaneamente lo scorrere degli eventi per raccontare la storia personale dei vari protagonisti, a cominciare dal dirigente del Commissariato di Posillipo. È un eloquente spaccato di quello che accade in talune ( o forse tutte...) le amministrazioni dello Stato italiano, nelle quali (eloquente la citazione di Victor Hugo nelle ultime pagine del romanzo) più che il merito vale la conoscenza, la fortuna, l'amicizia influente, il non toccare tasti delicati, il non pestare i calli, l'allinearsi alla corrente di pensiero dominante, l'essere yesman e non un individuo in grado di ragionare e di concorrere alla soluzione dei problemi percorrendo strade alternative ( e legali ) al sistema di potere che gestisce quella fetta di cosa pubblica. Anche nella Polizia, evidentemente, che pure gestisce beni di immenso valore quale la legalità, la sicurezza dei cittadini e l'ordine sociale, ebbene anche lì il romanzo ci dice che le cose non vanno come dovrebbero. Complimenti all'autore, nella speranza di un sequel del romanzo, che penso sarebbe un regalo graditissimo ai lettori del dr. De Bernardo. Per finire aggiungo di aver altresì apprezzato la totale assenza di scene di sesso e di acceso turpiloquio ( al netto di tre o quattro termini che pure fanno parte del fraseggio utilizzato negli uffici di polizia e nellavita comune ) che purtroppo caratterizzano troppo spesso la moderna letteratura.
Vincenzo, 24 marzo 2024
Nel romanzo "Il suicidio dell'ambasciatore" l'autore Renato De Bernardo si racconta attraverso un'indagine di polizia giudiziaria su un caso quasi inverosimile. Le intuizioni, la caparbietà e il senso di giustizia impediscono al Vice Questore Luca Annunziata di archiviare un caso di omicidio come suicidio. Un'indagine scomoda per i politicanti che pur di salvaguardare la propria carriera creano degli intoccabili e vogliono chiudere i casi come più conveniente per tutti. Il Vice Questore antepone alla carriera il senso di legalità e di giustizia che gli permette di conquistare la stima dei suoi collaboratori e di coloro che lo hanno conosciuto. le persone come lui che adempiono al proprio dovere fino in fondo, noncuranti delle minacce velate dei superiori, spesso ne pagano le conseguenze. Forse proprio per questo il Dirigente del Commissariato di Posillipo non ha mai ottenuto quella promozione che avrebbe meritato. Il racconto è avvincente, coinvolgente e il lettore si ritrova nella stanza del Commissariato insieme al dirigente Luca Annunziata e ai suoi collaboratori a cercare la risposta al perché un ambasciatore si toglie le scarpe e le ripone ordinatamente vicino alla propria scrivania prima di suicidarsi.
Renato B., 11 marzo 2024
Dopo aver letto (divorato) in meno di 24 ore il “Giallo” di Renato De Bernardo, mi sento di poter affermare quanto segue: Intanto, risulta di facile lettura, nonostante l’intrigo della trama. Questa, poi, non è altro che l’affresco della vita di un bel Commussariato partenopeo e di alcuni dei suoi componenti a partire dal suo Dirigente. Il filo conduttore del libro è rappresentato dalle complesse indagini relative alla morte per presunto suicidio di un ambasciatore che mettono a dura prova le capacità degli investigatori. Intorno alla storia, peraltro, si intrecciano le vite dei personaggi con una aderenza non dissimulata alla realtà nella cornice di una Napoli verace. A prescindere dalla storia, che stuzzica e amplifica l’interesse del lettore, quindi, resta di tutta evidenza come l’autore e’ riuscito a esaltare le esistenze di ogni singolo personaggio rendendole biografiche, a partire dalla sua. In essa De Bernardo fa emergere la bontà dei sentimenti che lo animano, a partire dalla stima per il proprio genitore integerrimo ( anch’egli poliziotto) e da un profondo, palpabile amore, per la moglie, che lo ha sempre sostenuto, non nascondendo il cruccio e l’amarezza per una vita professionale che non non lo appaga, nonostante i suoi sacrifici e i suoi innegabili meriti. In lui molti, grazie al suo racconto, possono aver modo di specchiarvisi, avendo condiviso analoghe esperienze professionali con superiori gretti, iniqui o autoritari. Non posso, infine, non complimentarmi con l’autore per aver imbastito una storia che trae spunto dalla realtà e che si conclude con il successo delle indagini per l’intelligenza, la determinazione e la bravura del protagonista, nel quale è facile cogliere i suoi tratti salienti. Un libro, dunque, assolutamente da leggere sia per gli amanti del noir che per gli addetti ai lavori.