Pescara 1910. Dalla città racchiusa alla città diffusa

Licio Di Biase
Pronto per la spedizione in 2 settimane
nuovo € 10,00
Compra nuovo

Paga con Klarna in 3 rate senza interessi per ordini superiori a 39 €.

Editore: Tabula Fati
Codice EAN: 9788874759613
Anno edizione: 2022
Anno pubblicazione: 2022
Dati: 112 p., ill., brossura

Note legali

NOTE LEGALI

a) Garanzia legale, Pagamenti, Consegne, Diritto di recesso
b) Informazioni sul prezzo
Il prezzo barrato corrisponde al prezzo di vendita al pubblico al lordo di IVA e al netto delle spese di spedizione
Il prezzo barrato dei libri italiani corrisponde al prezzo di copertina.
I libri in inglese di Libraccio sono di provenienza americana o inglese.
Libraccio riceve quotidianamente i prodotti dagli USA e dalla Gran Bretagna, pagandone i costi di importazione, spedizione in Italia ecc.
Il prezzo in EURO è fissato da Libraccio e, in alcuni casi, può discostarsi leggermente dal cambio dollaro/euro o sterlina/euro del giorno. Il prezzo che pagherai sarà quello in EURO al momento della conferma dell'ordine.
In ogni caso potrai verificare la convenienza dei nostri prezzi rispetto ad altri siti italiani e, in moltissimi casi, anche rispetto all'acquisto su siti americani o inglesi.
c) Disponibilità
I termini relativi alla disponibilità dei prodotti sono indicati nelle Condizioni generali di vendita.

Disponibilità immediata
L'articolo è immediatamente disponibile presso Libraccio e saremo in grado di procedere con la spedizione entro un giorno lavorativo.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Disponibile in giorni o settimane (ad es. "3-5-10 giorni", "4-5 settimane" )
L'articolo sarà disponibile entro le tempistiche indicate, necessarie per ricevere l'articolo dai nostri fornitori e preparare la spedizione.
Nota: La disponibilità prevista fa riferimento a singole disponibilità.

Prenotazione libri scolastici
Il servizio ti permette di prenotare libri scolastici nuovi che risultano non disponibili al momento dell'acquisto.

Attualmente non disponibile
L'articolo sarà disponibile ma non sappiamo ancora quando. Inserisci la tua mail dalla scheda prodotto attivando il servizio Libraccio “avvisami” e sarai contattato quando sarà ordinabile.

Difficile reperibilità
Abbiamo dei problemi nel reperire il prodotto. Il fornitore non ci dà informazioni sulla sua reperibilità, ma se desideri comunque effettuare l'ordine, cercheremo di averlo nei tempi indicati. Se non sarà possibile, ti avvertiremo via e-mail e l'ordine verrà cancellato.
Chiudi

Descrizione

Questa pubblicazione è l'analisi puntuale della dinamica territoriale, sociale ed economica della città di Pescara dopo l'abbattimento della Piazzaforte che, dalla seconda metà del 1500 alla fase successiva all'Unità d'Italia, aveva rinchiuso l'abitato dentro le sue mura. L'abbattimento era tanto auspicato dai pescaresi che indussero il Re Vittorio Emanuele II il 17 ottobre 1860, quando entrò nella Piazzaforte nel suo percorso verso sud ad intercettare Giuseppe Garibaldi, a sottolinearne l'importanza con la famosa frase "Oh che bel sito per una grande città commerciale! Bisogna abbattere queste mura, e costruire su questo fiume un porto. Pescara in men di un secolo sarà la più grande città degli Abruzzi ". Il processo di eliminazione delle mura, iniziato abusivamente dalla popolazione, avvenne tra momenti di esaltazione e di crisi, ma alla fine del 1800 ormai per i pescaresi la piazzaforte divenne un lontano ricordo, dopo che le autorità del Regno intervennero direttamente per guidarne il processo di totale abbattimento. Da quel momento si mise in atto un processo di urbanizzazione del territorio che nel volgere di un decennio cambiò totalmente l'immagine della cittadina, che da racchiusa nelle mura, invece si allargò, diffondendosi verso sud, verso la Pineta. Il 1910 divenne l'anno celebrativo di Pescara con inaugurazioni di vari edifici significativi per la nuova città, come l'Albergo Pescara, il Teatro Michetti e il Kursaal, di avvio di lavori di modernizzazione, come la golena, mostrando il carattere della città che si apriva con fiducia al nuovo secolo, piena di desiderio di progredire e di lasciarsi alle spalle i tre secoli che avevano costretto i pescaresi a una esistenza al limite della non vivibilità.