Palestina. The passenger. Per esploratori del mondo

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Editore: Iperborea
Collana: The Passenger
Codice EAN: 9788870918496
Anno edizione: 2023
Anno pubblicazione: 2023
Dati: 192 p., ill., brossura
Disponibile anche in eBook a € 9,99

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Descrizione

Se la frammentazione dello spazio fisico con muri, strade, insediamenti e posti di blocco e` parte integrante della strategia usata dallo stato occupante per tenere la Palestina sotto il proprio controllo, e` attraverso l’accumulo e la giustapposizione di storie individuali e collettive che la sofferenza e i danni inflitti vengono fuori in tutta la loro entita`. I puntini da unire in questo volume sono cronache di vite palestinesi: a Ramallah, a Gaza, a Gerusalemme, a Jenin, a Hebron, in Israele, nella diaspora. Raccontano modi diversi di vivere l’occupazione e di resisterle: c’e` chi, ritrovandosi coloni israeliani nella propria casa, la sente sulla propria pelle ogni giorno e chi, costretto all’esilio, ne perpetua il ricordo nella memoria e nella letteratura. Ci sono le donne che alle pene dell’occupazione devono aggiungere quelle di una societa` conservatrice e ultrapatriarcale. C’e` una generazione che ha conosciuto la speranza di una possibile soluzione del conflitto, e un’altra – gli oltre due terzi della popolazione palestinese che ha meno di trent’anni – che alla firma degli Accordi di Oslo nel 1993 non era ancora nata e per tutta la vita ha conosciuto solo l’occupazione e il soffocante governo sempre piu` autoritario (e sempre meno efficace) dell’Autorita` nazionale palestinese, per non parlare di quello di Hamas a Gaza. C’e` chi si e` rassegnato, chi e` fuggito e chi, per scelta o necessita`, e` rimasto e resiste. E se l’occupazione israeliana e` il contesto obbligato, la ricchezza dell’esperienza umana e l’individualita` delle voci e delle situazioni che animano questo paese frammentato rappresentano il tratto che unisce i puntini: disegnando si` un mostro, ma in negativo, mettendo cioe` in risalto il coraggio di chi resiste, la capacita` di reagire quotidianamente al trauma individuale e collettivo, la pazienza, la forza e l’ostinazione che essere palestinesi comporta.